mercoledì 29 dicembre 2010

A PROPOSITO DI SAVIANO

Il camerata Saviano offende studenti e precari; l’ex eroe del popolino diventa terrorista mediatico e pedina del potere

Con la sua lettera aperta su Repubblica, Roberto Saviano getta la maschera e si qualifica apertamente per quello che è: un camerata che sta dalla parte del potere e dell’apparato repressivo.

Formatosi intellettualmente sui testi di Céline, Pound e Evola, Saviano non perde occasione per vomitare odio e violenza verbale su tutto ciò che “si muove” al di fuori del mondo ovattato e radical-chic che vorrebbe artificiosamente creare insieme ad altri “pompieri” della suo specie.

Col suo infelice intervento l’ex eroe del popolino si pone oggettivamente dalla parte del Palazzo, dei manganelli, del Law&Order, della repressione; offende migliaia di studenti e precari chiamandoli imbecilli e idioti; denigra i ragazzi che indossano il casco e si coprono il volto (forse non sa cosa si prova a farsi spaccare la testa da una manganellata, e forse non sa che i lacrimogeni in dotazione ai suoi amici sono altamente tossici); si fa portavoce del governo e terrorista mediatico quando evoca la scenetta pietosa del manifestante che torna dalla mamma pieno di sangue; si dimostra pennivendolo della peggior specie quando si inventa i fischi del resto dei manifestanti contro chi si sta scontrando (è invece vero il contrario).

Saviano forse non si è accorto (o meglio, fa finta di non sapere) che sono mesi che gli studenti, i precari e gli operai manifestano fin troppo pacificamente, occupano scuole e fabbriche, salgono sui tetti con 5 gradi sottozero, si prendono denunce su denunce nel silenzio totale del signorino Saviano e dei suoi colleghi di penna.

Saviano vorrebbe che stessimo tutti buoni fermi e muti a leggere il suo bel librettino sulla Camorra (di cui ovviamente lo ringraziamo) e ad ascoltare le sue banalità sul rispetto della legalità borghese (da parte dei poveracci, mica dei padroni e della casta politica) mentre, con la sua complicità isterica, padroni e politici corrotti e analfabeti ci bruciano il futuro e ci impediscono di vivere con dignità il presente.

Saviano dovrebbe guardare oltre la sua scorta e rendersi conto che al di fuori del suo mondo, in fabbrica, a scuola e per strada, la realtà è ben altra di quella che vede lui dal suo piedistallo intellettuale. E’ questo il problema, che Saviano non sa di cosa parla eppure puntualmente straparla, come quando, ospite dei boia israeliani, ne elogiò la politica di guerra anti-palestinese, facendo finta di non sapere cosa accadeva e accade a Gaza.

Ci sarebbe piaciuto vedere così tanto odio e violenza verso qualcun altro, magari in quelle 3 o 4 serate di cabaret da Fazio, ma sarebbe stato come chiedere a un cane di leggere Dante.

venerdì 24 dicembre 2010

IL REGALO DI MARCHIONNE AGLI OPERAI DI MIRAFIORI

Il nuovo accordo sindacale siglato ieri da FIAT con i sindacati padronali, per quanto riguarda 
lo stabilimento torinese di Mirafiori, segna uno dei punti più bassi della storia delle relazioni sindacali dal dopo guerra ad oggi.

Con un colpo di spugna, Marchionne e Confindustria cancellano via dalla lavagna della storia, oltre 40 anni di lotte operaie e conquiste sociali: dal contratto nazionale di lavoro, al diritto di sciopero e di rappresentanza, all'orario di lavoro e alla turnazione. 

Il nuovo accordo separato, siglato senza la FIOM sulla falsa riga di quello di Pomigliano, prevede infatti 120 ore annue di straordinario obbligatorio, un sistema di turnazioni che può portare il dipendente a fare sei giorni di lavoro consecutivi con 10 ore per turno. C'è poi la riduzione di giorni di malattia pagati dall'azienda, che scendono da 5 a 3 e sono comunque subordinati alla produttività: a Pomigliano, per fare un esempio, non ne viene pagato più neanche uno. C'è  poi  la cancellazione di dieci minuti giornalieri di pausa: erano 40 minuti per 8 ore di lavoro, adesso sono 30. Per quanto riguarda la mensa, infine, a differenza di a Pomigliano dove è stata spostata a fine turno, a Mirafiori la FIAT si è dichiarata disponibile a tenerla all'interno del turno, ma è da vedere come si manifesterà questa disponibilità. I lavoratori, infine, firmeranno un contratto individuale con delle clausole con le quali di fatto vengono di fatto dissuasi a scioperare, altrimenti sono "sanzionabili".

Questo in sintesi il bellissimo regalo di Natale di Marchionne e dei padroni ai loro amati dipendenti. Ma se Berlusconi, la Marcegaglia, Sacconi e Bonanni parlano, proprio in queste ore, di "accordo storico" che influirà positivamente sulle condizioni di lavoro nello stabilimento, ci domandiamo come mai non vadano loro "stessi" in fabbrica a lavorare?

sabato 18 dicembre 2010

SOLIDARIETA' AGLI ARRESTATI PER LA MANIFESTAZIONE DI ROMA.



Il Partito Comunista dei Lavoratori di Empoli esprime la propria incondizionata solidarietà ai 23 arrestati durante i "rastrellamenti" polizieschi lo scorso 14 Dicembre a Roma in occasione della manifestazione contro il governo.

Al Sindaco Alemanno, il quale forse si aspettava che i fermati fossero fucilati sul posto, senza nemmeno accertare le loro posizioni attraverso un regolare processo, e che  assieme al Ministro della guerra La Russa, ha speso in questi giorni parole pesanti contro i manifestanti, vogliamo ricordare che il primo cittadino di Roma, Alemanno appunto, è stato in gioventù arrestato ben tre volte: 

Novembre 1981 per aggressione di uno studente di 23 anni. (Ansa, 20/11/1981),
Nel 1982 per aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma, scontando poi 8 mesi di carcere a Rebibbia. (Ansa, 15/05/1988); 
Il 29 maggio 1989 viene arrestato a Nettuno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, tentato blocco di corteo ufficiale, lesione ai danni di due poliziotti, in occasione della visita del Presidente Usa George H. W. Bush (Ansa 29 e 30/05/1989).
Gli studenti, i lavoratori, i precari e i movimenti che lottano oggi per la sconfitta del governo Berlusconi e per un futuro migliore non possono e non devono accettare la morale da ex "picchiatori fascisti"  ripuliti, messi in poltrona e ben stipendiati con i soldi dei cittadini.

IL GOVERNO SFIDUCIATO DALLA PIAZZA



Un governo salvato da deputati corrotti delle “opposizioni”, è stato “sfiduciato” da una grande manifestazione di massa di lavoratori e studenti a Roma. 

La blindatura militare di Palazzo Chigi e delle sedi parlamentari è la vera responsabile degli scontri di piazza, che hanno visto migliaia di giovani reggere coraggiosamente l’urto della violenza poliziesca. 
Il PCL rivendica pienamente la partecipazione alla manifestazione, il diritto dei manifestanti di dirigersi verso i palazzi del potere, l’autodifesa di massa di questo diritto. 
La giornata di oggi dimostra una volta di più che la vera opposizione a Berlusconi non sono le opposizioni parlamentari: che hanno consentito al governo il varo della legge di stabilità ( nuovi fondi alle scuole private e alle missioni di guerra), hanno rivendicato un governo di “responsabilità nazionale” con gli stessi partiti della destra e guidato da Bankitalia ( Draghi), hanno infine regalato a Berlusconi i voti decisivi di propri parlamentari di malaffare. 
La vera opposizione a Berlusconi è l’opposizione sociale e di massa nel nome delle ragioni colpite e negate da tutti i governi padronali degli ultimi vent’anni ( di centrodestra e di centrosinistra). Questa opposizione ha ora due necessità complementari. La prima è consolidare ed estendere il fronte unico di tutte le sue forze, a partire dal blocco “uniti contro la crisi”, in piena autonomia dal centrosinistra. La seconda è sviluppare una radicalizzazione dell’azione di massa contro un governo reazionario e corruttore: preparando un vero sciopero generale prolungato per spazzarlo via.

martedì 14 dicembre 2010

E' QUESTA LA DEMOCRAZIA?





Quella che è andata in scena oggi a Montecitorio è probabilmente una delle pagine più pietose degli ultimi anni. In un aula blindata, assediata all'esterno da decine di migliaia di manifestanti accorsi a Roma per chiedere le dimissioni del governo, Berlusconi acciuffa alla Camera una fiducia striminzita ma che adesso pesa come oro. Calearo, infatti, grande industriale italiano, già in quota PD ,vota la fiducia al governo, lo stesso fa Razzi dell' IDV e Polidoro esponente di FLI e patrona di CEPU.

Ma se un governo sfiduciato ormai dalla maggioranza della classe lavoratrice italiana, dagli studenti e dalla maggioranza dei cittadini, continua a prolungare la propria agonia grazie alla bieca compravendita dei Parlamentari, allora viene da chiedersi se questa è veramente la “democrazia” di cui si è usi riempirsi, in maniera bi-partisan, la bocca?

La giornata di oggi non fa che confermare l'impossibilità di cacciare Berlusconi senza mettere in discussione l'intero sistema che lo sostiene: i grandi capitali, i banchieri e gli industriali, i sindacati padronali, gli apparati statali, i partiti di opposizione parlamentare che col giochino del bipolarismo e dell'alternanza da 16 anni lo tengono a galla.

Non si mette in discussione Berlusconi senza mettere in discussione il capitalismo e il sistema democratico borghese; Non si uscirà, a maggior ragione, dalla dittatura Berlusconi-Padronato se non attraverso la prospettiva della rivoluzione sociale e di un governo dei lavoratori.

Anche se il governo Berlusconi continuerà da domani a regnare in Italia, da oggi in avanti avrà la certezza di doversi scontrare, giorno per giorno, con la vera opposizione del paese: non quella parlamentare asservita a lui a al sistema borghese, ma quella reale fatta dai lavoratori, dagli studenti, dai precari, dai disoccupati ecc...

lunedì 6 dicembre 2010

La Tv dei Lavoratori: In Evidenza

La Tv dei Lavoratori: In Evidenza: "intervento di Marco Ferrando portavoce del partito Comunista dei Lavoratori alla Convention del Popolo Viola."

SCUOLA ELEMENTARE "M.TILLI": IL SINDACO RISPONDA DELLE CARENZE IN MATERIA DI SICUREZZA ANTI-SISMICA

Una pubblica interpellanza è stata presentata al sindaco del Comune di Castelfiorentino e allagiunta sullo stato della scuola primaria 'Tilli'. A firmarla è il Partito Comunista dei Lavoratori

"Viste le condizioni di palese precarietà strutturale, la quale si evince anche da una vistosa crepa presente all'interno dell'edificio, in cui versa la scuola primaria “M. Tilli” sita in via C. Battisti 7 ;

visto che il tutto il territorio Comunale è stato, nell'anno 2006 , classificato come zona a medio rischio sismico e mancando ad oggi certificazioni riguardo alla sicurezza anti-sismica e anti-incendio della scuola in oggetto, 

i cittadini di Castelfiorentino, ed in particolare i genitori degli alunni della scuola citata, per mezzo del Partito Comunista dei Lavoratori chiedono al Sindaco di codesto Comune e agli Assessori competenti in materia:

di fornire pubbliche spiegazioni, anche a mezzo stampa, riguardo alle suddette gravi e pericolose mancanze.

di attivarsi personalmente per risolvere la questione nel più breve tempo possibile, individuando i fondi necessari e facendo pressioni agli Enti provinciali e Regionali competenti in materia.

di individuare da subito un luogo idoneo conforme alla normativa vigente dove trasferire gli alunni in attesa della messa a norma dell'edificio in questione e garantire cosi il regolare svolgersi delle lezioni. 

di aprire un confronto diretto e costante con i rappresentanti dei genitori degli alunni della scuola al fine di garantire la massima trasparenza e un controllo diretto dei cittadini sulle operazioni.

Tutto ciò per arrivare in tempi brevi alla messa a norma dell'edificio scolastico e garantire così la sicurezza e l'incolumità degli alunni ivi presenti".


Partito Comunista dei Lavoratori Castelfiorentino

venerdì 26 novembre 2010

SOLIDARIETA' AGLI STUDENTI DI NOVOLI


Ieri a Firenze gli studenti universitari sono stati protagonisti di una grande giornata di lotta. La prevista visita della Santanchè e del vicesindaco di Milano De Corato per una iniziativa provocatoria e dichiaratamente razzista ha trovato la giusta accoglienza. Questi due loschi figuri insieme ad alcuni giovani carrieristi del PDL si sono dovuti rifugiare al chiuso protetti da uno schieramento di polizia e carabinieri.

Gli studenti che cercavano di impedire che tale iniziativa razzista si svolgesse all'interno dell'università sono stati ripetutamente caricati dalla polizia, ci sono stati diversi feriti e oggi giunge la notizia di almeno trenta studenti denunciati dalla polizia politica.

Il PCL di Empoli si schiera al fianco degli studenti per proseguire nella lotta contro la riforma Gelmini e esprime la propria solidarietà incondizionata agli studenti denunciati.


GUARDA IL VIDEO DELLE PROTESTE.

giovedì 25 novembre 2010

CON GLI STUDENTI CONTRO IL GOVERNO

Il movimento studentesco irrompe nello scenario della crisi politica. Dall'irruzione ( appunto)  degli studenti nell'atrio del sanato a Roma, alle occupazioni delle facoltà la protesta contro il ddl Gelmini sta di nuovo montando in tutta Italia e  anche in Toscana; gli studenti di Pisa hanno occupato ,infatti , non solo le aule ma il centro della città, i ponti le strade, l'aereoporto e la torre, a Firenze invece hanno duramente contestato l'intervento della Santanchè dimostrando determinazione e combattività. Per la prima volta il Ministro Gelmini parla dell’eventuale ritiro del proprio progetto sotto la spinta della crisi della maggioranza e della contestazione di piazza. 

Il PCL si sta battendo in ogni ateneo per la generalizzazione delle occupazioni e la formazione di un coordinamento nazionale di delegati eletti dalle assemblee, nella prospettiva di una mobilitazione ad oltranza. La chiave di volta non sono i parlamentari che salgono sui tetti a caccia di voti, ma gli studenti che invadono le strade e assediano il parlamento. E’ necessario che il movimento operaio e tutte le sinistre politiche e sindacali si mobilitino al fianco degli studenti e dei ricercatori, promuovendo un vero sciopero generale. 

Il PCL propone che il 14 Dicembre veda una grande manifestazione nazionale di massa di lavoratori e studenti che assedi Montecitorio, imponga la caduta del governo, rivendichi una vera alternativa. La soluzione della crisi politica non va affidata a Fini, Casini, Bersani, ma alla forza di massa di una giovane generazione

martedì 23 novembre 2010

ADESIONE PRESIDIO 25 NOVEMBRE POLO UNIVERSITARIO DI NOVOLI

Il Partito Comunista dei Lavoratori Toscana aderisce ed invita a partecipare al presidio organizzato dagli studenti del Collettivo di Scienze Politiche Giovedi 25 presso il polo universatario di Novoli Firenze alle ore 9.30, al fine di impedire alla fascista Daniela Santanchè e al noto sgomberatore di centri sociali e razzista Riccardo De Corato vice Sindaco di Milano possano parlare liberamente all'interno dell'Università.

I lavoratori e gli studenti di Firenze e della Toscana in generale non possono e non devono permettere che simili personaggi si rechino indisturbati in una pubblica università ad enunciare le loro teorie di repressione e di intolleranza verso gli immigrati.

Nel momento in cui la protesta di migliaia di lavoratori immigrati duramente colpiti dalla sanatoria truffa per i permessi di soggiorno, esplode in tutta Italia ( si veda Brescia ) e si va ad intrecciare con le lotte dei giovani precari, degli studenti e dei lavoratori metalmeccanici, questo insulso comizio organizzato dagli studenti per la libertà assume di fatto la veste di provocazione. Un segnale forte del Governo al Presidente della Regione Enrico Rossi poichè siano accelerati i tempi di costruzione di un C.I.E. anche in Toscana, progetto avallato dal PD e sottoscritto dal PRC nell'accordo elettorale.

A differenza di queste "sedicenti" sinistre il PCL si schiera fermamente a difesa dei lavoratori immigrati, si oppone alla costruzione di CIE in Toscana ed ovunque e sostiene attivamente i movimenti antirazzisti e di opposizione alla xenofobia delle destre.

lunedì 22 novembre 2010

INTOLLERANZA PER GLI INTOLLERANTI!



SANTANCHE’ E DE CORATO NON SIETE GRADITI!

http://collettivopolitico.noblogs.org

PRESIDIO >>GIOVEDI’ 25 NOVEMBRE ORE 9:30
ATRIO EDIFICIO D4 >>POLO DELLE SCIENZE SOCIALI

Siamo in odore di campagna elettorale. Sembra che quest’anno (malauguratamente), le elezioni politiche e quelle per il rinnovo delle rappresentanze studentesche potrebbero sovrapporsi e dare vita alla titanica produzione di carta straccia formato manifesto. Poiché bisogna prepararsi per tempo e giocare d’anticipo, i carrieristi inamidati di Studenti per le Libertà, alias PDL, hanno voluto fare le cose in grande ed hanno sparato alto. Perchè non prolungare la passerella mediatica pre-elettorale dentro l’ateneo fiorentino, portandoci qualche esponente politico di spicco del partito? Perchè poi non coinvolgere la regione, puntando sul tema dell’immigrazione vista la previsione di un nuovo CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione) a Campi Bisenzio?

Dopo attente riflessioni i forzaitalioti hanno estratto dal gran pattume politico-istituzionale i loro “esponenti di spicco”: l’onorevole Daniela Santanchè ed il vice-sindaco di Milano De Corato.

La prima, passata dai calendari al “sono orgogliosa di essere fascista”, si è riciclata velocemente nel partito di governo non appena annusato il profumo dei voti, il secondo, tra uno sgombero e l’altro, è profondamente convinto che a Milano ci siano “troppi immigrati”.

Fortunatamente c’è ancora chi, come noi, pensa che l’università non possa riprodurre gli squallidi salottini televisivi dove questi personaggi sono soliti vagare, che né qui né altrove il dibattito politico e scientifico possa essere scambiato con il procacciamento selvaggio di voti. Soprattutto non vogliamo stare ad ascoltare le parole che usciranno delle loro bocche sul tema immigrazione (ci basta e avanza il mainstream che serpeggia tra i mass-media). Non ci aspettiamo nulla dagli esponenti del partito della Bossi-Fini e dei CIE , che rendono la vita di tanti immigrati precaria, incerta, a volte, troppo spesso, per se stessa fatale. Da studenti sappiamo riconoscere in questi personaggi due avanguardie dell’attacco liberista (bipartisan) sferrato contro le classi popolari di questo paese, gli stessi che ci scippano con mano lesta il diritto allo studio e ci danno in pasto alle imprese durante e dopo il percorso formativo. Non possiamo non sentirci solidali, da futuri precari, con tutti quei lavoratori stranieri che sono costretti ad accettare condizioni da fame pur di ottenere il tanto agognato permesso di soggiorno, con coloro che vivono la costante minaccia della detenzione amministrativa nei nuovi lager detti CIE, prime vittime del moderno fascismo.

Già prima che ci concedano cinque minuti per esporre la nostra opinione da talk show ai sicari che saranno seduti in cattedra il prossimo 25 novembre, noi avremo già scelto da che parte stare. IMPEDIREMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO A SANTANCHE’ E DE CORATO DI PARLARE NELLA NOSTRA UNIVERSITA’. Dentro le nostre aule non c’è posto per chi costruisce le proprie fortune elettorali sulle spalle degli sfruttati, nè per strette di mano grondanti sangue tra il PDL e la regione Toscana, dopo che quest’ultima ha “finalmente” accettato l’idea di costruire un CIE sul nostro territorio. Per noi nessuna passerella elettorale ci può e ci deve essere quel giorno al Polo di Novoli.

Nessuna legittimità alla Santanchè e a De Corato!
Nessun CIE, né in toscana né altrove!
I diritti non si meritano, si conquistano!

Fonte: Collettivo Politico Scienze Politiche Firenze

mercoledì 10 novembre 2010

LA SALUTE DI TUTTI VALE PIU' DEL PROFITTO DI POCHI


Comunicato stampa sui fatti di granaiolo

Come appreso dagli organi di Stampa, il 29 Ottobre scorso i Carabinieri di Empoli, hanno posto i sigilli all'area industriale “ex PLP” di Granaiolo nel comune di Castelfiorentino per presunte irregolarità nello smaltimento di rifiuti pericolosi da parte della ditta Teseco. La suddetta azienda, che operava per conto di Publiambiente, società partecipata a capitale misto e proprietaria dell'area, avrebbe bruciato direttamente sul luogo indefinite quantità di amianto, contravvenendo ad ogni procedura relativa allo smaltimento di tale sostanza.

E' inutile dire che se i fatti riportati dalla stampa fossero confermati, si tratterebbe di un grave attentato alla pubblica salute e i responsabili dell'operazione dovrebbero pagare con una condanna esemplare.

Questo fatto però, oltre a suscitare sdegno e perplessità sulla gestione dello smaltimento dei rifiuti, ci fa capire che la questione ambientale ( smaltimento rifiuti e tutela dell'ambiente) e quella della salute ( gestione degli ospedali e controllo sanitario) sono troppo delicate e importanti per essere lasciate in mano ai privati e al Capitale. Le ditte private, infatti, non hanno per niente a cuore la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, ma agiscono solo in funzione di un loro profitto. Ed è proprio in nome di questo profitto che ogni giorno attentano, come palesa il caso in oggetto, alla vita e alla salute dei Cittadini.

Per tanto, noi del Partito Comunista dei Lavoratori chiediamo:

che l'azienda renda pubbliche, magari a mezzo stampa, tutte le informazioni in suo possesso sul caso in oggetto e su come intende utilizzare l'area in questione.

Che siano create a livello locale di strutture di controllo composte da cittadini e lavoratori, le quali vigilino sulle operazioni di tale società, per garantirne la trasparenza.

Che si dia inizio ad un cammino serio e condiviso per la ri – pubblicizzazione della Società Publiambiente, senza indennizzo per gli azionisti, e sotto controllo diretto dei cittadini

tutto questo poiché la salute di tutti vale, e deve valere, più del profitto di pochi.


Partito Comunista dei Lavoratori - Castelfiorentino

martedì 9 novembre 2010

RESOCONTO DELL'INIZIATIVA DI CASTELFIORENTINO.



Si è svolta sabato scorso a Castelfiorentino l'assemblea sul dibattito sul tema "crisi economica, lavoro e lotta di classe: quali prospettive per il movimento operaio", la quale ha visto la partecipazione di molti compagni e simpatizzanti della zona e del compagno Marco Ferrando. I temi toccati sono stati svariati: dall'analisi della crisi capitalistica attuale e delle lotte operaie internazionali, passando per le questioni italiane, dal caso FIAT, alla resistenza della FIOM, fino alla crisi del berlusconismo e dell'opposizione di centro sinistra.

Infine si sono presentate le tesi congressuali del 2° Congresso del Partito, che si terrà a Gennaio, nei loro aspetti fondamentali ovvero la costruzione indipendete del Partito su di un programma rivoluzionario e di rottura anticapitalista, la prospettiva generale di un governo dei lavoratori che riorganizzi la società su basi socialiste e la necessità della Rivoluzione a livello Internazionale.

Insomma, un ottima prima uscita per il PCL nella zona, e un ottimo primo passo per l'intensificrsi delle nostre attività nella zona.

A breve proporremo a tutti i lettori del blog anche " L'INTERVISTA A MARCO FERRANDO" realizzata durante la serata.

giovedì 21 ottobre 2010

25 Ottobre giornata dello "Sbattezzo".


"Lunedi 25 Ottobre, in occasione della terza giornata nazionale dello "sbattezzo", Il Partito Comunista dei Lavoratori di Empoli insieme al Circolo UAAR (unione atei agnostici razionalisti) di Firenze organizzano, presso il Circolo ARCI Santa Maria ( via livornese 48 Empoli) una serata sui temi della laicità e del libero pensiero.

Si inizia alle 19.30 con un Apericena, e a seguire, durante il dibattito, saranno trattati alcuni degli aspetti legati alla questione laica come ad esempio, il diritto degli studenti all'ora alternativa alla religione e lo "sbattezzo" ovvero la cancellazione volontaria dei singoli cittadini dai registri della chiesa cattolica.

Molti cittadini italiani, infatti, pur non praticando più la religione cattolica sono comunque conteggiati nel numero ufficiale dei cattolici a causa del fatto che sono stati battezzati.

Questo fatto, che per molti può sembrare marginale, assume invece un significato importante, sia in via di principio per chi si ritiene ateo o comunque libero pensatore, sia in termini economici e politici inquanto la Chiesa Cattolica usa da sempre il numero dei propri aderenti come arma di ricatto verso lo Stato ( si vedano i finanziamenti ingenti alle casse vaticane e le agevolazioni fiscali per le attività commerciali religiose).

L'invito è quindi quello di " sbattezzarsi" cioè di inviare tramite posta una richiesta esplicita al parroco della Chiesa dove si è stati battezzati, affinchè questo provveda alla cancellazione del nostro nome dai registri.

Tutta la modulistica e le informazioni necessarie per "sbattezzarsi" saranno fornite durante la serata, a margine della quale verrà anche presentata la rivista di cultura "L'ATEO".

Interverranno al dibattito: Baldo Conti, Marco Mangani e Ivano Pavani del circolo UAAR di Firenze.
Coordina gli interventi: Giacomo Cei del Partito Comunista dei Lavoratori di Empoli.

Per informazioni: pclempoli@yahoo.it, tel 329-2086922".

lunedì 27 settembre 2010

giovedì 23 settembre 2010

ESPROPIARE LO I.O.R.



La violazione delle norme antiriciclaggio da parte della banca IOR è solo la punta dell’iceberg del malaffare vaticano e del capitalismo cattolico.

Il vero scandalo non sta nell’indagine- per “atto dovuto”- della Procura di Roma, come vorrebbe la Segreteria di Stato pontificia. Sta nell’impunità e nella copertura politica bipartisan di cui continua a godere un istituto finanziario da sempre crocevia di affari oscuri e criminali, sin dai tempi di Marcinkus, di Sindona, del Banco Ambrosiano.

Solo l’esproprio dello IOR, sotto controllo popolare, può consentire il disvelamento degli inconfessabili segreti di un’associazione a delinquere.

E’ ora che tutte le sinistre, e l’intero associazionismo anticlericale, si battano con noi per questa rivendicazione elementare.

Contro una politica dominante- di centrodestra e di centrosinistra- che addirittura affida al cardinal Bertone, grande amico dei vertici IOR, la commemorazione della presa di Porta Pia.

Riproponiamo inoltre a questo link http://issuu.com/pclempoli/docs/empoli_ribelle_n.7 il numero inchiesta di Empoli Ribelle sul Vaticano SPA.

lunedì 13 settembre 2010

Il PCI E LA RIVOLUZIONE CUBANA



Venerdi 17 Settembre presso il Circolo ARCI Cascine di Empoli, dalle ore 21.30 , il Partito Comunista dei Lavoratori di Empoli organizza la presentazione del Libro “ Il PCI e la rivoluzione cubana”di Onofrio Pappagallo.

II testo affronta il tema del rapporto che si stabilì tra il PCI e la rivoluzione cubana nella prima metà degli anni Sessanta. In particolare analizza come tale relazione abbia influenzato le diverse scelte di politica internazionale dei comunisti italiani, alla luce dei cambiamenti intervenuti nel movimento comunista mondiale, durante il dissidio, prima, e la rottura, poi, tra l'Unione Sovietica e la Cina.


Partecipano alla serata l'autore Onofrio Pappagallo, Andrea Paolieri dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia -Cuba, circolo di Campi Bisenzio, e Antonio Pitaluga professore dell'Università dell'Avana.

Tutti i cittadini sono inviati a partecipare.

giovedì 9 settembre 2010

ORA BASTA, RIPRENDIAMOCI IL CONTRATTO CON LA PIAZZA!

E' semplicemente scandaloso che Federmeccanica abbia deciso unilateralmente la disdetta del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico.

Si tratta infatti dell'ennesima trovata per far ingoiare a più di un milione di lavoratori il 'modello Pomigliano' imposto dalla Fiat con un referendum truffa, che il 40% dei lavoratori ha di fatto respinto.

Ancora una volta Marchionne tenta di fare da apripista alla Confindustria per dare il via libera definitivo alla cancellazione di tutti i diritti degli operai. Con questo gesto Federmeccanica prova a cancellare le conquiste di decenni di lotte di fabbrica, e lo fa con la complicità dei sindacati padronali Cisl, Uil e con l'appoggio del PD il quale, attraverso le parole dell' ex ministro del lavoro Damiano, ha recentemente intimato alla Fiom di firmare l'accordo truffa.

Non è un caso, infatti, che Bonanni sia stato invitato ieri alla Festa Democratica di Torino e sia stato contestato dai lavoratori. Non è un caso neppure che Bersani abbia subito bollato i contestatori come 'squadristi', certificando ulteriormente da quale parte della barricata stia.

Il PCL si schiera da sempre, e per di più in questo momento, al fianco degli operai e delle operaie, dei giovani precari e dei disoccupati, si impegna con essi a sostenere, in ogni luogo di lavoro e in ogni piazza, la lotta di classe contro il padronato e invita tutti a partecipare alla Manifestazione della FIOM il 16 Ottobre a Roma.

Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, nessuno vi rappresenta in Parlamento! Il tempo è scaduto, torniamo insieme nelle piazze o diventeremo tutti schiavi!

lunedì 30 agosto 2010

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO



"Negli ultimi anni il giro di soldi e l’attenzione mediatica intorno al mondo del calcio si sono fatti imponenti, e i vari governi di centrodestra e centrosinistra hanno varato leggi repressive sempre più dure contro gli Ultras ed, in generale, contro i tifosi di calcio. Questo sempre e solo a salvaguardia del calcio-business e quindi del capitalismo e, cosa di fondamentale importanza, per togliere dagli stadi le classi sociali più povere, emarginate, genuine, non omologate e quindi ‘pericolose’ per la tenuta dello status-quo.

L’ultimo assalto alla libertà individuale e di massa è senza dubbio l’introduzione della Tessera del Tifoso e magari, in un futuro prossimo, della Tessera del Manifestante, con la quale non sarà più possibile partecipare ad alcuna manifestazione pubblica se non preventivamente schedato e ‘gradito’ agli organi ufficiali di controllo.

Si tratta né più né meno di Carte di Credito rilasciate da varie banche che sostituiscono il biglietto e l’abbonamento per consentire l’accesso allo stadio. L’equazione è semplice, 500.000 Tessere del Tifoso = 500.000 Carte di credito = 500.000 nuovi clienti. E’ ormai un calcio in mano alle banche, che vive in funzione di esse. E’ tra l’altro molto curioso a questo proposito che il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, e il vicepresidente della Associazione Bancaria Italiana, Luigi Abete, siano fratelli.

Per assurdo un condannato per mafia o per pedofilia può richiedere e ottenere la TdT, mentre coloro che hanno ricevuto un DASPO (magari 10 anni fa) non possono averla (N.B. è noto che la maggior parte dei processi a carico dei tifosi poi finiscono con l’assoluzione degli stessi, ma a quel punto ormai il cittadino/tifoso, seppur innocente, avrà scontato tale provvedimento di limitazione della libertà personale).

Parte integrante del progetto ‘Tessera del Tifoso’ sono anche le limitazioni al transito dei tifosi/cittadini sul territorio nazionale, fatto assurdo e grave. A 15 anni dall’apertura delle frontiere tra le nazioni europee, lo Stato Italiano e qualcuno dei maggiori imprenditori (Autogrill Spa) si riuniscono ogni settimana per decidere se e come il cittadino/tifoso (che si presuppone uomo-libero) può o non può muoversi.

La deriva autoritaria a noi sembra evidente, ed esprimiamo dunque la forte preoccupazione che il modello di repressione sociale che oggi è adottato nell'ambito stadio, domani lo sia anche nell'ambito cittadino e all'interno dei luoghi di lavoro.

Il P.C.L. è come sempre contro ogni repressione ed invita i cittadini a riflettere sul vero nocciolo della questione: e cioè il fatto che l’unico vero interesse immediato del Governo è quello di fare un ennesimo regalo al sistema bancario e soprattutto di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai veri problemi del Paese, che sono la corruzione politica, la crisi economica, i licenziamenti di massa, il violento attacco del padronato ai diritti dei lavoratori".


Partito Comunista dei Lavoratori - Empoli

domenica 22 agosto 2010

KOSSINO ASSASSIGA


Sono passati più di tre giorni, non è risorto e Aldo Moro non è riuscito ad espellerlo dall'inferno: Kossiga è davvero morto!

Per ricordarlo pubblichiamo un articolo uscito nell'autunno del 2008 sul Giornale dei Lavoratori, quando l'emerito dava consigli su come massacrare gli studenti dell'Onda.

mercoledì 4 agosto 2010

BEPPE GRILLO SI SMASCHERA!

La proposta avanzata da Beppe Grillo di un governo tecnico di transizione guidato eventualmnte da Luca Cordero Di Montezemolo- come dichiarato a L’Unità- smaschera clamorosamente l’equivoco del grillismo.
La pretesa di una “politica dei cittadini” al di sopra delle classi, si risolve clamorosamente nel sostegno ad un grande capitalista, sodale di Marchionne, avversario dei lavoratori. Dentro un’ipotesi di governo analoga a quella avanzata dal PD e sponsorizzata da Bankitalia.
E’ questa la..”rivoluzione” grillina? E’ l’accodarsi di fatto, da ultima ruota del carro, alla soluzione proposta da settori dei poteri forti?
Si dimostra una volta di più che nessuna alternativa verrà mai da un populismo monocratico, via web, coltivato da un comico guru; e che senza una scelta di campo a favore del lavoro contro il capitale, si finisce prima o poi tra le braccia del capitale contro il lavoro. Anche quando, nell’universo virtuale della rete, ci si atteggia a nemici del sistema.

martedì 3 agosto 2010

CASO HERNANDEZ: IL SOLO "TERRORISTA" E' IL GOVERNO AMERICANO.

Dopo gli svelati crimini di guerra in afghanistan, dopo le torture e gli abusi compiuti nei confronti dei prigionieri nel carcere di guantanamo, il governo americano non perde occasione di mostrare il proprio volto terrorista.
A farne le spese questa volta è uno dei 5 prigionieri politici cubani, Gerardo Hernandez, detenuto ingiustamente da anni nelle prigioni statunitensi, e al quale ultimamente sarebbero state le analisi e le cure necessarie per la sua sopravvivenza.
Questa vicenda la dice lunga sulla natura ' democratica' degli USA e sulla capacità di Obama di mettere fine a tali soprusi.
Per queste ragioni ci schieramo a fianco di Gerardo Hernandez e dei 5, chiedendo non solo il rispetto delle loro condizioni di salute, ma anche l'immediata liberazione.
Partito Comunista dei Lavoratori, Empoli

domenica 25 luglio 2010

MARCHIONNE MENTE: L'UNICA COSA CHE VUOLE E' ALTRI SOLDI DAL GOVERNO ITALIANO.

Il documento che pubblichiamo sotto( allegato PDF), firmato dal segretario del sindacato serbo Radoslav Delic, smentisce il fatto che esista un piano industriale o un accordo ufficiale per lo spostamento della produzione della famigerata "nuova monovolume" FIAT dagli stabilimenti Torinesi e quelli di Kragujevac in Serbia.

Questa è la riprova che la vera intenzione di Marchionne è quella di minacciare il governo italiano, alfine di farsi consegnare altri ingenti "regalie" economiche a scapito dei contribuenti e di aprire tra i lavoratori una guerra fraticida che dovrebbe culminare col ribasso salariare e l'annientamento dei diritti sindacali.

Sia in Serbia che in Italia la risposta ai magheggi e ai ricatti della FIAT è sempre la stessa:

Unità di Classe per sconfiggere i Padroni!

venerdì 16 luglio 2010

CONTRO LA REPRESSIONE ALLA FIAT, PER UNA LOTTA GENERALE.


La repressione padronale alla Fiat mira ad intimidire non solo la Fiom ma quella giovane generazione operaia che proprio alla Fiat sta rialzando la testa.
Non si tratta solamente di una volgare rappresaglia. Marchionne vuole chiudere il varco che il No di Pomigliano ha aperto. Gioca la carta dell’intimidazione per evitare che dentro quel varco possa passare una ripresa operaia capace di scardinare il nuovo “ordine” della Fiat. Per questo lo scontro alla Fiat assume tanto più oggi una valenza generale.
La rappresaglia padronale va respinta con forza, imponendo con la mobilitazione il ritiro dei licenziamenti. Ma questa stessa battaglia per i diritti sindacali richiama l’esigenza di una svolta complessiva, unitaria e radicale, dell’intero movimento operaio italiano :
una svolta di lotta continuativa, su una piattaforma sociale unificante, che punti a ribaltare con la forza di massa i rapporti di forza nella società e nelle fabbriche. Per aprire dal basso un nuovo scenario sociale e politico.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

sabato 3 luglio 2010

E' IL MOMENTO DI RADICALIZZARE LA LOTTA!



Oggi a Firenze, nonostante il caldo africano, sono scesi in piazza decine di migliaia di lavoratori provenienti dalle maggiori aziende di tutta la regione. Un grande corteo caratterizzato da slogan contro la manovra finanziaria del governo e in alcune parti anche molto radicale.

Una grande manifestazione come quella di oggi non può però rimanere isolata ma deve essere l'inizio di una grande mobilitazione contro il governo e contro le misure "anticrisi" dell'Unione Europea.

Solo uno sciopero generale prolungato può mettere in crisi governo e padronato, scioperi come quello di oggi purtroppo non portano a nessun risultato, anzi demoralizzano e scoraggiano i lavoratori, che perdono una giornata di stipendio per non ottenere niente.

E' giunto il momento di radicalizzare le forme di lotta, portare in ogni mobilitazione la parola d'ordine dello sciopero generale prolungato, smascherare il gruppo dirigente della CGIL e del PD sempre pronti a fare compromessi a perdere con il governo e con la Confindustria e a tradire le lotte operaie più avanzate (vedi il comportamento della CGIL nei confronti della FIOM).

La crisi la devono pagare i padroni. Sciopero generale prolungato fino al ritiro della manovra finanziaria.

Partito Comunista dei Lavoratori Toscanahttp://www.pcltoscana.splinder.com/ pcltoscana@gmail. com

giovedì 1 luglio 2010

SCIOPERO GENERALE!


Venerdì 2 luglio il Partito Comunista dei Lavoratori della Toscana aderisce allo sciopero generale, e partecipa attivamente al corteo fiorentino che partirà alle ore 9.30 in Piazza Cavalleggeri.

La manovra finanziara promossa dal governo, infatti, è inaccettabile:
per l'ennesima volta si premiano gli evasori fiscali a scapito di salari e pensioni. Per non parlare poi dei ricatti fatti dalla FIAT ai lavoratori di Pomigliano, gravi attacchi alla dignità del lavoro che rischiano seriamente di estendersi a tutto il territorio nazionale.

Bene ha fatto quindi la CGIL ha proclamare lo sciopero, anche se tutti sappiamo che per battere il governo e la confindustria c'è bisogno di molto di più:c'è bisogno di uno sciopero generale prolungato e di una mobilitazione duratura e di massa.
Invitiamo quindi gli iscritti, i simpatizzanti e tutti i lavoratori sostenere attivamente lo sciopero, scendendo in piazza contro i tagli del governo e contro tutti i ricatti dei padroni, per fare in modo che questo sia solo l'inizio di una nuova stagione di lotta di classe.

mercoledì 30 giugno 2010

IL PROLETARIATO NON HA NAZIONE....


Quella che segue, è una lettera scritta da un gruppo di lavoratori della fabbrica di Tychy, in Polonia, agli operai di Pomigliano d’Arco. (da libcom.org/news/letter-fiat-14062010)

La Fiat gioca molto sporco coi lavoratori. Quando trasferirono la produzione qui in Polonia ci dissero che se avessimo lavorato durissimo e superato tutti i limiti di produzione avremmo mantenuto il nostro posto di lavoro e ne avrebbero creati degli alti. E a Tychy lo abbiamo fatto.
La fabbrica oggi è la più grande e produttiva d’Europa e non sono ammesse rimostranze all’amministrazione (fatta eccezione per quando i sindacati chiedono qualche bonus per i lavoratori più produttivi, o contrattano i turni del weekend). A un certo punto verso la fine dell’anno scorso è iniziata a girare la voce che la Fiat aveva intenzione di spostare la produzione di nuovo in Italia.
Da quel momento su Tychy è calato il terrore. Fiat Polonia pensa di poter fare di noi quello che vuole. L’anno scorso per esempio ha pagato solo il 40% dei bonus, benché noi avessimo superato ogni record di produzione. Loro pensano che la gente non lotterà per la paura di perdere il lavoro. Ma noi siamo davvero arrabbiati. Il terzo “Giorno di Protesta” dei lavoratori di Tychy in programma per il 17 giugno non sarà educato come l’anno scorso. Che cosa abbiamo ormai da perdere? Adesso stanno chiedendo ai lavoratori italiani di accettare condizioni peggiori, come fanno ogni volta. A chi lavora per loro fanno capire che se non accettano di lavorare come schiavi qualcun altro è disposto a farlo al posto loro. Danno per scontate le schiene spezzate dei nostri colleghi italiani, proprio come facevano con le nostre.
In questi giorni noi abbiamo sperato che i sindacati in Italia lottassero. Non per mantenere noi il nostro lavoro a Tychy, ma per mostrare alla Fiat che ci sono lavoratori disposti a resistere alle loro condizioni. I nostri sindacati, i nostri lavoratori, sono stati deboli. Avevamo la sensazione di non essere in condizione di lottare, di essere troppo poveri. Abbiamo implorato per ogni posto di lavoro. Abbiamo lasciato soli i lavoratori italiani prendendoci i loro posti di lavoro, e adesso ci troviamo nella loro stessa situazione. E’ chiaro però che tutto questo non può durare a lungo. Non possiamo continuare a contenderci tra di noi i posti di lavoro. Dobbiamo unirci e lottare per i nostri interessi internazionalmente.
Per noi non c’è altro da fare a Tychy che smettere di inginocchiarci e iniziare a combattere. Noi chiediamo ai nostri colleghi di resistere e sabotare l’azienda che ci ha dissanguati per anni e ora ci sputa addosso.
Lavoratori, è ora di cambiare.

domenica 27 giugno 2010

IN 1500 PER DIRE NO AL FASCISMO.


Sabato 26 giugno la Firenze Antifascista è nuovamente scesa in piazza per ribadire il concetto che nella nostra città non ci può essere spazio per gruppi e gruppuscoli neofascisti. Un corteo militante con oltre mille compagni provenienti anche da altre città della Toscana si è snodato per il centro, ha attraversato i viali passando da piazza della Libertà ed ha poi imboccato via Lorenzo il Magnifico sostando per alcuni minuti davanti alla nuova sede dei fascisti di Casapound, poi il corteo è transitato in via Nazionale ed in via della Scala passando sotto l'altro covo fascista dove hanno la sede Forza Nuova e La Fenice per poi sciogliersi pacificamente in piazza Santa Maria Novella.

Ieri abbiamo avuto l'ennesima conferma della complicità del PDL fiorentino con i fascisti, le dichiarazioni del consigliere comunale di Casaggi Torselli in solidarietà con Casapound sono la dimostrazione lampante di come i gruppetti neofascisti non sono altro che dei servi del padronato, manodopera a basso prezzo da utilizzare nei momenti di crisi contro chi lotta per difendere i propri diritti. La storia spesso si ripete ed il ruolo dei fascisti è sempre lo stesso, servi al guinzaglio del padrone di turno, foraggiati e protetti dalla borghesia per compiere i lavori sporchi.

Il corteo di sabato non è certo la fine della mobilitazione antifascista in città, è un passaggio importante ma certo non conclusivo. La lotta antifascista andrà avanti fino a raggiungere l'obiettivo della chiusura di tutti i covi fascisti presenti in città.

Operai e studenti uniti nella lotta,
Fascisti e padroni uniti nella repressione.


Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale della Toscana