mercoledì 23 novembre 2011

ENRICO ROSSI E LA REGIONE TOSCANA TENTANO IL COLPO DI MANO SUL PIROGASSIFICATORE


Dopo aver fatto spendere migliaia di euro nell'organizzazione di percorsi partecipativi tra le istituzioni locali, gli imprenditori della Waste Recycling e i cittadini della zona di Castelfranco di Sotto in merito alla realizzazione di un pirogassificatore, il governatore della Toscana Rossi attua un vero colpo di mano.

Fregandosene altamente dell'opinione dei cittadini, quella stessa opinione venuta fuori dal percorso partecipativo da lui voluto e totalmente contraria alla realizzazione dell'opera, Rossi annuncia il via libera all'autorizzazione per la costruzione dell'inceneritore di rifiuti speciali.

Cosi facendo egli da il via alla costruzione di un'opera non solo inutile, poiché rappresenta l'ennesimo regalo alla grande imprenditoria che lo sostiene e che avrà cosi più convenienza nel bruciare gli scarti di produzione e non nel riciclarli, ma anche un'opera dannosa per la salute di migliaia e migliaia di abitanti della zona.

Questa vicenda ci insegna due cose: 

La prima è che non bisogna mai fidarsi dei governanti e dei loro percorsi partecipativi poiché a questi signori sta a cuore solo il proprio interesse e non quello della collettività.

La seconda è che i diritti, compreso quello alla salute, si difendono con la lotta ad oltranza.
In questo senso appoggeremo la manifestazione cittadina contro il pirogassificatore proclamata per il 10 dicembre.

La decisione popolare deve essere rispettata!

La salute dei cittadini deve venire prima dei profitti delle aziende!

sabato 19 novembre 2011

BANCAROTTA DEGLI STATI O BANCAROTTA DEI LAVORATORI?



Interessante intervista a Marco Ferrando sulla crisi capitalista internazionale ed europea, con un particolare sguardo alla crisi dei debiti sovrani.

giovedì 10 novembre 2011

NON C'E' MAI FINE AL PEGGIO.


Se la notizia della disgregazione della maggioranza parlamentare del governo Berlusconi, uno dei più reazionari della storia repubblicana, ha suscitato per pochi minuti nell'opinione pubblica qualche nota di soddisfazione, la prospettiva che si delinea invece in queste ore, non può che lasciare spazio  alla più totale disperazione.

E' proprio il caso di dire che non c'è mai limite al peggio. Caduto infatti il  governo "dei nani e delle ballerine", il quale,  tra uno scandalo sessuale e l'altro,  ha concesso più di ogni altro all'offensiva padronale, cancellando lo statuto dei lavoratori, abolendo i diritti sindacali, ha smantellato definitivamente la scuola e la sanità pubblica, la grande borghesia  prepara subito l'instaurazione di un governo ancor peggiore del precedente : il governo Monti.

mercoledì 9 novembre 2011

CONTRO IL COMUNICATO DELLA FIOM NAZIONALE SULLA BOCCIATURA DELLA PIATTAFORMA FIOM DA PARTE DELLA RSU PIAGGIO DI PONTEDERA.


Il comunicato della Fiom Nazionale, regionale e provinciale sulla bocciatura della piattaforma Fiom sul rinnovo del contratto nazionale in Piaggio é lesivo della dignità del voto dei lavoratori.

Quando si dice "volantini farneticanti" e "mancanza totale di rispetto per l'assemblea nazionale dei delegati e delle delegate della Fiom a Cervia che con 506 voti a favore, 1 contrario e 7 astenuti, ha varato la piattaforma" si offende pesantemente chi è andato a votare liberamente e ha votato "no".

Si mette in discussione quella libertà stessa che la Fiom dice di voler difendere, Quella di un voto libero. Se votare liberamente "no" è mancanza totale di rispetto per un organismo Fiom, anche il più rappresentativo, significa che si grida al referendum e alla democrazia solo quando fa comodo alle maggioranze. Farneticante sarà la firma della CGIL sull'accordo del 28 giugno che apre alle deroghe sugli orari e chiama a un voto che non serve a niente.

PC Lavoratori Coordinamento della Toscana

giovedì 3 novembre 2011

DIVIETI, CARICHE, SCHEDATURE E DELAZIONI: ECCO LE MISURE ANTICRISI DEL GOVERNO.


E' fisiologico che il governo, mentre da un lato si appresta a ratificare  la libertà di licenziamento, la svendita totale del patrimonio e dei servizi pubblici, dall'altro abbia già iniziato a varare misure antidemocratiche per reprimere il dissenso che sta montando all'interno dei ceti popolari.

Anche queste misure,  i divieti a manifestare, le cariche poliziesche, le schedature di massa e l'invito alla delazione, già sperimentate nei mesi scorsi contro i cortei operai e messe in campo oggi contro gli studenti romani, sono a tutti gli effetti misure anti-crisi.

Il punto è che la crisi capitalista è irreversibile, che gli enormi costi  di questa crisi, i capitalisti e i padroni, li  vogliono far pagare ai proletari, ma questi proletari, lavoratori e studenti,  non vogliono pagarli.

Questa è la realtà dei fatti e le cose non cambieranno neanche quando al governo ci sarà Bersani o chi per lui, i riformisti vari se ne facciano una ragione.

Dalla crisi capitalista non si esce se non abolendo il capitalismo stesso. L'unica alternativa  è il socialismo!

AL MASSACRO CI VADANO LORO

Nel pieno della più grande crisi economica dal 1929, il principale partito di governo del Paese ( PDL) insieme ai propri figliocci di Giovane Italia, anziché adoperarsi per risolvere i problemi del lavoro, della scuola e del precariato si prodigano ad organizzare, oggi 3 Novembre, conferenze di carattere neo irredentista. 

Celebrare il sentimento nazionalista e guerrafondaio che ha contraddistinto e contraddistingue oggi la destra italiana, in che modo gioverà ai lavoratori, ai disoccupati e agli studenti? 

La verità è che il Pdl e i suoi amichetti, travolti dagli scandali processuali del loro capetto Berlusconi, totalmente complici delle politiche anti operaie, e anti popolari dettate dal governo unico delle banche, non hanno che da inventarsi colorite iniziative nazionaliste alfine di nascondere il loro vero volto: 

Quello di nemici del popolo e nemici dei lavoratori. 

Ieri mandavano al massacro in guerre coloniali senza senso, con l'unico scopo di garantire gli interessi dei grandi industriali, centinaia di migliaia di giovani contadini e operai, oggi gli stessi figuri che celebrano queste macabre e luttuose ricorrenze, consegnano al massacro sociale milioni di giovani precari e di lavoratori al fine di garantire il guadagno dei loro amici banchieri.

mercoledì 2 novembre 2011

U.S.A.: IL PRIMO SCIOPERO GENERALE DAL 1946


Dopo i violenti scontri con la polizia, gli 'indignados' di Oakland hanno indetto in città uno sciopero generale per oggi, 2 novembre. Occuperanno anche il porto in solidarietà con la lotta sindacale dei 'camalli' di Longview. La crescente brutalità della polizia e lo sviluppo di un dibattito politico all'interno delle occupazioni, stanno rapidamente radicalizzando e ideologizzando il movimento nato a New York lo scorso 17 settembre come protesta confusa e un po' naïve.

A New York i manifestanti che dal 17 settembre occupano la piazzetta di Zuccotti Park battono i denti sotto la neve, dopo che venerdì le autorità hanno sequestrato 'per motivi di sicurezza' i generatori elettrici che alimentavano stufette, cucine e computer.

Sabato a Denver, Colorado, ci sono stati duri scontri tra i manifestanti accampati al Civic Center Park e la polizia, che ha usato spray urticanti, lacrimogeni e proiettili di gomma, ferendo molte persone.

A Nashville, Tenessee, la polizia statale ha imposto il coprifuoco notturno arrestando i manifestanti che occupavano Legislative Plaza. Lo stesso è accaduto a Portland, Oregon, dove la polizia a cavallo, usando lunghi bastoni, ha dato l'assalto ai manifestanti accampati a Jamison Square

Ma è soprattutto a Oakland, in California, che la tensione rimane alta dopo il brutale attacco della polizia di martedì scorso, nel quale era rimasto gravemente ferito un giovane marine reduce dell'Iraq. E dove mercoledì 2 novembre il movimento ha indetto uno sciopero generale: il primo negli Usa dal 1946.