giovedì 24 gennaio 2013

MPS: SOLO LA NAZIONALIZZAZIONE PUO' GARANTIRE I PICCOLI RISPARMIATORI



La vicenda della crisi del MPS è una svolta cruciale. Dopo aver incassato dal governo Monti 4 miliardi di euro tondi tondi, in pratica tutto il gettito dell'IMU sulla prima casa, e tutte svariate regalie fatte dal governo Berlusconi e dagli amici del PD, si scopre in questi giorni che il buco di bilancio del gruppo MPS è mostruoso.
Per troppi anni le perdite, infatti, sono state tolte dai bilanci, e reimmesse nel mercato sotto forma di titoli derivati.
Questa operazione truffaldina, coperta da tutti i governi di sinistra, centro e di destra, ha portato oggi ad una situazione disastrosa. I 4.9 miliardi di euro già annunciati dal governo, ennesimo regalo pagato dai contribuenti e dalle buste paga dei lavoratori, non servirà a salvare la banca da una crisi che perdura da decenni.

L'unica alternativa credibile, per tutelare i piccoli risparmiatori e i lavoratori del gruppo MPS è la nazionalizzazione della banca.

Lo stato non può limitarsi ad elargire denaro pubblico al fine di garantire i profitti dei banchieri facendo ricadere gli oneri sui salari e sulle pensioni. Lo stato deve espropriare tutto il patrimonio della MPS e porre la banca sotto il controllo popolare.

Questa rivendicazione, mai attuale come oggi, insieme all'abolizione del debito pubblico, è da sempre alla base del nostro programma politico ed è, a maggior ragione oggi, punto centrale del nostro programma elettorale.

giovedì 17 gennaio 2013

DOPO IL POLIZIOTTO, ANCHE UN FASCISTA NELLA LISTA DI INGROIA


Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sui candidati della Lista Rivoluzione Civile capitanata dall'ex magistrato Ingroia e nella quale sia PDCI che PRC hanno deciso di sciogliersi. Dopo l'annuncio della candidatura di Claudio Giardullo poliziotto e sindacalista del Silp noto per le sue posizioni contro la legge sulla tortura e contro i numeri identificativi sui caschi degli agenti, spunta adesso un'altra candidatura incresciosa che recherà non poco imbarazzo ai pochi comunisti rimasti a sostenere la lista. 

E' notizia di poco fa che come capolista al Senato in Sicilia la cosiddetta Rivoluzione Civile abbia candidato addirittura l'ex fascista Luigi Li Gotti.

 Luigi Li Gotti ha cominciato a fare politica a Crotone alla fine degli anni sessanta nelle organizzazioni giovanili del Movimento Sociale Italiano, partito del quale è diventato successivamente segretario di federazione e che ha rappresentato in Consiglio comunale dal 1972 al 1977. Dopo una militanza a destra più che trentennale, nel 1998 esce da Alleanza Nazionale e passa, nel 2002, all’Italia dei Valori, assumendo l’incarico di Responsabile del Dipartimento Giustizia.

Ci rivolgiamo, quindi, a quei compagni comunisti che, seppur in buona fede, ancora sostengono la lista Rivoluzione Civile o ancora militano nel PRC e nel PDCI, a questi compagni noi poniamo una semplice domanda: siete sicuri che il vostro posto, di comunisti, sia insieme ai magistrati, ai questurini e ai fascisti? 
a questi compagni noi rinnoviamo l'invito a costruire insieme il Partito Comunista dei Lavoratori, l'unico partito della sinistra italiana che non ha mai tradito gli interessi dei lavoratori e che conseguentemente si presenta col proprio simbolo e col proprio programma alle elezioni politiche. 

Possono stare sicuri che nelle nostre liste, questi compagni, troveranno solo operai, studenti, impiegati ed esponenti dei movimenti di lotta.

sabato 5 gennaio 2013