martedì 14 dicembre 2010

E' QUESTA LA DEMOCRAZIA?





Quella che è andata in scena oggi a Montecitorio è probabilmente una delle pagine più pietose degli ultimi anni. In un aula blindata, assediata all'esterno da decine di migliaia di manifestanti accorsi a Roma per chiedere le dimissioni del governo, Berlusconi acciuffa alla Camera una fiducia striminzita ma che adesso pesa come oro. Calearo, infatti, grande industriale italiano, già in quota PD ,vota la fiducia al governo, lo stesso fa Razzi dell' IDV e Polidoro esponente di FLI e patrona di CEPU.

Ma se un governo sfiduciato ormai dalla maggioranza della classe lavoratrice italiana, dagli studenti e dalla maggioranza dei cittadini, continua a prolungare la propria agonia grazie alla bieca compravendita dei Parlamentari, allora viene da chiedersi se questa è veramente la “democrazia” di cui si è usi riempirsi, in maniera bi-partisan, la bocca?

La giornata di oggi non fa che confermare l'impossibilità di cacciare Berlusconi senza mettere in discussione l'intero sistema che lo sostiene: i grandi capitali, i banchieri e gli industriali, i sindacati padronali, gli apparati statali, i partiti di opposizione parlamentare che col giochino del bipolarismo e dell'alternanza da 16 anni lo tengono a galla.

Non si mette in discussione Berlusconi senza mettere in discussione il capitalismo e il sistema democratico borghese; Non si uscirà, a maggior ragione, dalla dittatura Berlusconi-Padronato se non attraverso la prospettiva della rivoluzione sociale e di un governo dei lavoratori.

Anche se il governo Berlusconi continuerà da domani a regnare in Italia, da oggi in avanti avrà la certezza di doversi scontrare, giorno per giorno, con la vera opposizione del paese: non quella parlamentare asservita a lui a al sistema borghese, ma quella reale fatta dai lavoratori, dagli studenti, dai precari, dai disoccupati ecc...

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