lunedì 26 ottobre 2009

Bersani: l'uomo di Confindustria alla guida di un partito liberale


Con l’affermazione di Pierluigi Bersani, il PD guadagna probabilmente una guida più esperta e sicura, ma al servizio di una linea immutata di corteggiamento di Confindustria e dei poteri forti. Di più: contrariamente a un diffuso luogo comune, l’asse Bersani- D’Alema- Letta ( e Colaninno) è quello più direttamente legato agli ambienti confindustriali e bancari, ben rappresentati nella Fondazione Italiani Europei . Gli stessi ambienti e interessi peraltro che il pluriministro Bersani ha lautamente servito per anni, con detassazioni dei profitti, privatizzazioni, precarizzazione del lavoro: quelle politiche che hanno colpito i lavoratori spianando la strada a Berlusconi. Le sinistre italiane, politiche e sindacali, non si facciano dunque incantare dal nuovo leader PD e dalla sua retorica sul”lavoro”. Respingano le possibili sirene di una nuova “Unione” di centrosinistra. Uniscano nell’azione le proprie forze, in piena autonomia dal PD, per cacciare Berlusconi con la mobilitazione di massa, nella prospettiva di un’alternativa vera. Solo una sinistra autonoma e alternativa al PD, può costruire un futuro per il movimento operaio italiano.

martedì 20 ottobre 2009

IL CAAT A ROMA!



Video sulla partecipazione del Coordinamento Antifascista e Antirazzista Toscano alla manifestazione nazionale a Roma contro il Razzismo.

martedì 13 ottobre 2009

COMUNICATO STAMPA SUI FATTI DI PISTOIA




Nella giornata di domenica a Pistoia sono stati arrestati due nostri compagni (tre in tutto) con l'accusa di lesioni e devastazione di un circolo fascista di casa Pound.
Innanzitutto ribadiamo la totale estraneità degli arrestati a quei fatti visto che sono stati condotti in questura dopo oltre tre ore dagli stessi, prelevati da un circolo Arci a poche centinaia di metri da Casa Pound mentre stavano facendo un'assemblea regionale sul tema ronde.
E' quantomeno strano che persone che avrebbero compiuto un'irruzione all'interno di una sede fascista si ritrovino poi tranquillamente a poche centinaia di metri in assemblea senza preoccuparsi minimamente di eventuali rappresaglie o interventi delle forze dell'ordine.
Inoltre dalle testimonianze riportate dai giornali si parla di un gruppo di giovanissimi mentre fra i venti riuniti in assemblea c'erano molte donne e uomini tutt'altro che giovani.

A parte questa evidenza che smonta a priori la tesi degli inquirenti, non si capisce poi su quali basi siano stati comminati i tre arresti che rimangono in ogni caso una misura ingiustificabile per quel tipo di capi d'accusa.
Probabilmente la presenza di un esponente del PdL all'interno della struttura al momento dell'irruzione ha fatto si che ci fossero pressioni politiche sulla questura stessa che per fare venti identificazioni ha impiegato 12 ore in cui non era nemmeno possibile parlare con chi stava dentro e nemmeno fornire assistenza medica ad una ragazza che necessita di una terapia particolare per problemi di salute.
Un atteggiamento di rappresaglia da parte della questura di Pistoia che non ha mai avuto nei confronti di ben due sedi fasciste che sono aperte nel giro di un paio d'anni in città: quella di Casa Pound e di Forza Nuova. Due gruppi di estrema destra che ormai scorrazzano anche in molte altre città della Toscana, tollerati e spesso coperti da amministrazioni e forze dell'ordine. La presenza di un consigliere del PdL all'interno della struttura ne è un esempio lampante.

Al fianco dei tre compagni e di tutti gli antifascisti

mercoledì 7 ottobre 2009

BOCCIATO IL LODO ALFANO!




La legge porcata, denominata lodo alfano, che prevedeva la sospensione di tutti i processi in corso per le tre maggiori cariche istituzionali italiane ( ovvero presidente della repubblica, pres. del consiglio, e pres. della camera) è stata giudicata ANTICOSTITUZIONALE dalla consulta costituzionale. Tale sentenza impedisce, almeno fino alla assoluzione ( per prescrizione immaginiamo!), al nostro Pres. Silvio Berlusconi di sottrarsi, anche momentaneamente, alla giustizia italiana.

Nell'esprimere la nostra soddisfazione per questa sentenza che vede il riaffermarsi dell'articolo 3 della nostra costituzione, il quale afferma che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, auspichiamo che a breve il proletariato italiano voglia assumersi il compito, più arduo e gravoso, di istruire al Premier ben altro tipo di processo.