sabato 2 marzo 2013

M5S: FENOMENOLOGIA DEL VOTO INUTILE.


Scorgendo i risultati elettorali, ancor prima della clamorosa rimonta di Berlusconi, favorita dalla ormai proverbiale tendenza al suicidio da parte del PD e dei suoi alleati, il dato che ci colpisce è l'inutilità del voto che milioni di italiani hanno affidato al movimento 5 stelle. Al di là delle rivendicazioni parziali ( reddito di cittadinanza, riduzioni dei costi dell politica e blocco della tav) chi ha votato Beppe Grillo lo ha fatto sostanzialmente per un motivo, ovvero per cacciare via finalmente il governo Monti sostenuto da Berlusconi e Bersani.

Da questo punto di vista possiamo subito accertare che l'obiettivo non è stato raggiunto. Anzi! Proprio l'ascesa del M5S da un lato, e la rimonta di Berlusconi dall'altro, gettano il Parlamento ( e di conseguenza il Paese) in uno scenario di stallo totale, il quale però, al contrario di quanto espresso dai media borghesi, è ben lungi dall'essere ingovernabile.

Non potendo, di fatto, nessun partito o coalizione esprimere un governo, visto che Beppe non si vuole alleare col PD nemmeno per fare in 5 minuti quelle cose che sono nel suo programma e che i suoi elettori gli hanno dato mandato di fare ( mandare in galera Berlusconi, cambiare la legge elettorale e fare una legge sul conflitto di interesse) e chiudere cosi la pagina pietosa delle 2° Repubblica; e visto che ne prossimi sei mesi non sarà possibile sciogliere le camere, a causa della elezione del nuovo presidente della repubblica, resterà di fatto in carica l'attuale governo Monti.

Quindi, chi ha votato Grillo per "mandare tutti a casa", sia da subito informato che a casa non ha mandato nessuno, e che, al contrario, ha contribuito a mantenere in piedi l'orrido governo Monti sostenuto dai tanti vituperati PDL e PDmenoelle.


venerdì 1 marzo 2013

EMPOLI 1 MARZO 1921




Empoli, 1 marzo 1921 una spedizione punitiva di fascisti e militari armati fino ai denti e vestiti in abiti scuri parte alla volta di Empoli, città rossa nella quale il PSI aveva vinto le elezioni comunali. Gli abitanti avvertiti tempestivamente dell'arrivo della spedizione organizzano la difesa della città. Si erigono le barricate, le guardie rosse del neo nato Partito Comunista si dispongono sui tetti. Il bilancio degli scontri sarà di 8 morti e decine di feriti gravi tra le fila dei fascisti e dei militari. 

Per rappresaglia il giorno seguente l'esercito regio occupa militarmente la città con un intero reggimento e una sezione di artiglieria pesante. Vengono eseguiti oltre 500 arresti tra i comunisti e antifascisti empolese, di cui 134 verranno condannati a oltre 1000 anni complessivi di carcere.

Il film di Ennio Marzocchini del 1995, Empoli 1921 film in rosso e nero ci da una buona ricostruzione dei fatti e del clima generale che si viveva all'epoca. Consigliamo la visione.

per approfondire l'argomento riproponiamo anche l'opuscolo prodotto da Empoli Ribelle in occasione del 90esimo anniversario della rivolta.

lunedì 18 febbraio 2013

ELEZIONI POLITICHE DEL 24 E 25 FEBBRAIO: IN TOSCANA SI VOTA COSI!


Si vota Domenica 24 Febbraio dalle ore 8.00 fino alle ore 22.00 e Lunedi 25 Febbraio dalle ore 7.00 fino alle ore 15.00.

Possono votare per la Camera ( scheda rosa) tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni e per il Senato ( scheda gialla)  tutti i cittadini che hanno compiuto 25 anni. 

Si vota semplicemente tracciando un segno sul simbolo del Partito Comunista dei Lavoratori ovvero sulla falce e martello

Non si possono esprimere preferenze per i candidati.

Per votare bisogna recarsi al seggio muniti di un documento di identità e della tessera elettorale. Chi l'avesse smarrita la può richiedere in comune che resta comunque aperto anche durante l'apertura dei seggi.

lunedì 11 febbraio 2013

IL PAPA ABDICA TRADITO DAGLI SCANDALI SESSUALI E FINANZIARI



Parlare di 'gesto rivoluzionario', come il bigamo Casini si è subito affrettato a dire, è quanto di più ridicolo si potesse trovare stamani tra le notizie Ansa riguardo alle dimissioni di Papa Ratzingher dal trono Vaticano. L'ex militante della Gioventù Hitleriana, e successore del famoso Papa polacco anti-comunista, alla fine ha detto basta.

Un Ratzingher sfinito dal fuoco amico di vari cortigiani infedeli e ambiziosi e da scandali finanziari legati alle partecipazioni bancarie dello I.O.R., che sembra avere (ma non è certo una novità) le mani in pasta anche nell'ultimo scandalo relativo al MpS. Inoltre in questi ultimi anni sono fioccate da ogni parte del mondo accuse di pedofilia e processi penali a uomini di chiesa di ogni rango e grado, con lo stesso Ratzingher chiamato in causa personalmente per aver imposto l'omertà all'interno di.. 'Cosa Loro'. Il solito ricorso al 'non vedo, non sento, non parlo' che fa pensare ad una questione di coppole più che di papaline; strategia che però non è servita ad evitare al Vaticano di pagare negli ultimi anni ingenti somme a titolo di risarcimento alle vittime degli abusi: un terremoto per le casse vaticane, subito aiutate dallo stato italiano e dal voto bipartisan di centrodestra e centrosinistra.

Come non menzionare poi la lotta infinita, tutta politica ed elettorale, tra i vari 'colonnelli': cioè tra Ruini (conservatore di destra) e la coppia dei fratelli-coltelli Bagnasco-Bertone (ex berlusconiani, montiani dell'ultima ora), che certo potrebbe aver influito sulla decisione di un papa vecchio all'anagrafe quanto medievale nelle parole e nei fatti, asceso al trono giusto pochi anni fa, anch'egli probabilmente... a sua insaputa...

giovedì 24 gennaio 2013

MPS: SOLO LA NAZIONALIZZAZIONE PUO' GARANTIRE I PICCOLI RISPARMIATORI



La vicenda della crisi del MPS è una svolta cruciale. Dopo aver incassato dal governo Monti 4 miliardi di euro tondi tondi, in pratica tutto il gettito dell'IMU sulla prima casa, e tutte svariate regalie fatte dal governo Berlusconi e dagli amici del PD, si scopre in questi giorni che il buco di bilancio del gruppo MPS è mostruoso.
Per troppi anni le perdite, infatti, sono state tolte dai bilanci, e reimmesse nel mercato sotto forma di titoli derivati.
Questa operazione truffaldina, coperta da tutti i governi di sinistra, centro e di destra, ha portato oggi ad una situazione disastrosa. I 4.9 miliardi di euro già annunciati dal governo, ennesimo regalo pagato dai contribuenti e dalle buste paga dei lavoratori, non servirà a salvare la banca da una crisi che perdura da decenni.

L'unica alternativa credibile, per tutelare i piccoli risparmiatori e i lavoratori del gruppo MPS è la nazionalizzazione della banca.

Lo stato non può limitarsi ad elargire denaro pubblico al fine di garantire i profitti dei banchieri facendo ricadere gli oneri sui salari e sulle pensioni. Lo stato deve espropriare tutto il patrimonio della MPS e porre la banca sotto il controllo popolare.

Questa rivendicazione, mai attuale come oggi, insieme all'abolizione del debito pubblico, è da sempre alla base del nostro programma politico ed è, a maggior ragione oggi, punto centrale del nostro programma elettorale.

giovedì 17 gennaio 2013

DOPO IL POLIZIOTTO, ANCHE UN FASCISTA NELLA LISTA DI INGROIA


Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sui candidati della Lista Rivoluzione Civile capitanata dall'ex magistrato Ingroia e nella quale sia PDCI che PRC hanno deciso di sciogliersi. Dopo l'annuncio della candidatura di Claudio Giardullo poliziotto e sindacalista del Silp noto per le sue posizioni contro la legge sulla tortura e contro i numeri identificativi sui caschi degli agenti, spunta adesso un'altra candidatura incresciosa che recherà non poco imbarazzo ai pochi comunisti rimasti a sostenere la lista. 

E' notizia di poco fa che come capolista al Senato in Sicilia la cosiddetta Rivoluzione Civile abbia candidato addirittura l'ex fascista Luigi Li Gotti.

 Luigi Li Gotti ha cominciato a fare politica a Crotone alla fine degli anni sessanta nelle organizzazioni giovanili del Movimento Sociale Italiano, partito del quale è diventato successivamente segretario di federazione e che ha rappresentato in Consiglio comunale dal 1972 al 1977. Dopo una militanza a destra più che trentennale, nel 1998 esce da Alleanza Nazionale e passa, nel 2002, all’Italia dei Valori, assumendo l’incarico di Responsabile del Dipartimento Giustizia.

Ci rivolgiamo, quindi, a quei compagni comunisti che, seppur in buona fede, ancora sostengono la lista Rivoluzione Civile o ancora militano nel PRC e nel PDCI, a questi compagni noi poniamo una semplice domanda: siete sicuri che il vostro posto, di comunisti, sia insieme ai magistrati, ai questurini e ai fascisti? 
a questi compagni noi rinnoviamo l'invito a costruire insieme il Partito Comunista dei Lavoratori, l'unico partito della sinistra italiana che non ha mai tradito gli interessi dei lavoratori e che conseguentemente si presenta col proprio simbolo e col proprio programma alle elezioni politiche. 

Possono stare sicuri che nelle nostre liste, questi compagni, troveranno solo operai, studenti, impiegati ed esponenti dei movimenti di lotta.

sabato 5 gennaio 2013