sabato 31 gennaio 2009

RESPINGERE L'ACCORDO, PROMUOVERE LA LOTTA.

Se governo e Confindustria hanno rotto con la Cgil, la Cgil deve ora rompere definitivamente con Confindustria e governo e intraprendere una lotta vera.
Nel quadro di una crisi sociale devastante, il governo, Confindustria, Cisl e Uil si sono accordate sulla riduzione ulteriore di salari e diritti, già colpiti e umiliati da molti anni. La Cgil ha fatto bene a non firmare ma ora deve passare alla lotta vera contro l’accordo: dissentire e continuare a star fermi, limitandosi a gesti simbolici, significherebbe programmare la sconfitta dei lavoratori e il proprio suicidio. È l’ora di una mobilitazione unitaria della Cgil e di tutto il sindacalismo di base attorno ad una piattaforma di rivendicazioni comuni, che rompa definitivamente con la logica della concertazione e sfidi governo e Confindustria ad un’autentica prova di forza. Lo sciopero già programmato da Fiom e Funzione pubblica Cgil per il 13 febbraio deve trasformarsi in un vero sciopero generale di tutte le categorie e di un inizio di una lotta radicale ed ad oltranza ad ogni livello fino alla cancellazione dell'accordo.

mercoledì 28 gennaio 2009

PER NON DIMENTICARE.......

Come 60 anni fa, quando le truppe alleate entrarono nei Lager e scoprirono gli orrori nazisti commessi per lo più contro gli ebrei (ma non solo), il mondo scopre oggi, con la fine dell'attacco israeliano a Gaza, un altro olocausto: quello perpetrato dal sionismo contro il popolo palestinese.
Ricordare dovrebbe servire a non commettere più gli stessi errori, invece assistiamo ancora una volta alle stesse immagini di morte e di genocidio.








lunedì 12 gennaio 2009

CON I PALESTINESI, CONTRO IL SIONISMO

Circa cento persone hanno partecipato ieri pomeriggio al presidio di sostegno al popolo palestinese e di denuncia dei crimini del sionismo. Dalle ore 18.00 in poi l'angolo di via del Giglio di Piazza della Vittoria è stato invaso da svariati raggruppamenti di persone, militanti, cittadini italiani e lavoratori immigrati palestinesi, accorsi tutti a mostrare il loro comune sdegno per gli orrendi crimini commessi dall'esercito israeliano. Si sono miscolate così, insieme, le bandiere palestinesi, con quelle rosse dei comunisti; all'unisono sono stati scanditi cori di protesta e canti di libertà, tutti insieme alla fine abbiamo intonato più volte l'internazionale, fianco a fianco lavoratori comunisti e palestinesi. E' sicuramente una buona risposta, da parte degli Empolesi, al grido di rabbia e di dolore che si leva dalla martoriata Palestina, tuttavia occorre fare molto di più e continuare in questi giorni ad organizzare altre iniziative di sostegno alla resistenza palestinese.







mercoledì 7 gennaio 2009

DOMENICA 11 GENNANIO

ore 18.00
Piazza della Vittoria angolo via Del Giglio
Empoli


PRESIDIO DI SOSTEGNO AL POPOLO PALESTINESE
E DI CONDANNA DEI CRIMINI DEL SIONISMO

Aderiscono ad oggi all’iniziativa:


Partito Comunista dei Lavoratori.

Partito dei Comunisti Italiani.

Partito della Rifondazione Comunista.

Collettivo Politico Formiche Rosse.

Per aderire al presidio scrivere a


appelloxlapalestina@yahoo.it.

martedì 6 gennaio 2009

I CRIMINALI SIONISTI USANO BOMBE AL FOSFORO CONTRO I PALESTINESI

Apprendiamo da alcuni giornali ( fra cui il Times) la conferma della notizia dell’utilizzo di armi di distruzione di massa da parte delle truppe israeliane durante l’invasione della striscia di Gaza. I vigliacchi sionisti, come dimostrato già da alcuni video di tv arabe ( Ramattan ed altre) ed addirittura da un servizio andato in onda nel Tg 4 ( ed. 13.30 del 4/01/09), hanno utilizzato e stanno utilizzando tuttora armi chimiche, come le micidiali bombe al fosforo, per stanare i ribelli di Hamas dai villaggi. Per chi non lo sapesse queste armi sono vietate da qualsiasi convenzione militare, poiché il fosforo serve innanzitutto a bruciare l’ossigeno presente nell’aria e a soffocare il nemico, in secondo luogo si attacca alle carni carbonizzando, spesso ancora vive e agonizzanti le vittime. L’impiego di queste armi criminali, in centri abitati, popolati spesso da civili, donne e bambini, non fa che aumentare lo sdegno e la ripugnanza che abbiamo verso il vile sterminio del popolo palestinese perpetrato dall’esercito israeliano. Chiunque non denunci immediatamente i crimini del Sionismo ebraico e dei loro sostenitori consenzienti , cioè in primo luogo di USA e UE, dovrà essere considerato alla stregua di questi assassini che con la scusa di salvaguardare il proprio diritto all’esistenza, da 50 anni affamano un popolo intero, quello palestinese, derubando le sue terre, imponendogli embarghi e blocchi economici, e costringendolo adesso ad una guerra impari combattuta sassi contro bombe al fosforo. In attesa di proporre in questi giorni iniziative a sostegno della Palestina e di condanna alla Stato di Israele, ci stringiamo al popolo palestinese in un grande abbraccio di fratellanza proletaria.

domenica 4 gennaio 2009

Cgil e Sammontana: non facciamo confusione, se sto con chi lavora non sto con il padrone.


È stato assegnato domenica 30 novembre 2008, dal comune di Empoli, il premio sant’Andrea d’oro alla famiglia Bagnoli, titolare dell’industria alimentare Sammontana, la quale da anni produce gelati e derivati nel territorio empolese. Il sindaco Cappelli ha conferito tale onoreficenza ai proprietari della azienda "per aver dato", parole sue, "un forte contributo allo sviluppo della città di Empoli ed alla crescita dell’occupazione, anche femminile, attraverso un’impresa che oggi è diventata leader del settore agroalimentare del nostro paese, e che con impegno e tenacia ha saputo costruire una grande azienda ed ha conseguito risultati importanti, a dimostrazione delle grandi capacità imprenditoriali del nostro territorio e come buon esempio per il futuro".
Non ci stupisce che, in buona tradizione confindustriale, il PD comunale abbia voluto insignire di tale prestigioso titolo un imprenditore, il quale con tanto "sudore" avrebbe costruito non solo la propria fortuna, ma anche la fortuna di tutto la città di Empoli. Un imprenditore che, sempre a dire del sindaco, avrebbe creato migliaia di posti di lavoro, e quindi ricchezza sociale, e che avrebbe addirittura contribuito all’emancipazione delle donne inserendole nel proprio sistema produttivo. Vorremo suggerire, a questo proposito, di proporre la dirigenza della Sammontana anche per la candidatura al premio nobel.
Ma proviamo ad uscire un attimo dalla logica perversa del piccolo e medio borghese. Proviamo a vedere come questo imprenditore ha fatto realmente la propria "meritata" fortuna: fosse che, sfruttando per decenni le masse lavoratrici e le forze lavoro stagionali sottopagate della zona, egli abbia accumulato un plus- valore, che a noi comunisti piace chiamare capitale? E fosse che proprio questo gruzzoletto, chiamato capitale, non sia che il frutto di una rapina costante al lavoro della povera gente? Può darsi. Fatto sta che oggi questo signore possiede belle ville, macchine e soldi a palate, così tanti da permettersi l’appoggio di Medio Banca in una scalata da 190 milioni di euro per l’acquisizione del gruppo GranMilano ( holding Barilla, con un fatturato annuo di 152 milioni), portandosi così ad una quota di mercato complessiva in Italia pari a quella della Nestlè ( entrambe attorno al 20-25%). Per questa eroica impresa, come se i soldi investiti gli avesse sudati alla catena e non derubati con lo sfruttamento duraturo di 1600 dipendenti, il sindaco di Empoli gli conferisce anche un premio, mentre i suoi operai e la gente che ha sfruttato in questi anni, sono ancora li a lottare per arrivare a fine mese.
Tutto ciò, ribadiamo, non ci stupisce. La cosa che ci stupisce veramente è la presenza della CGIL, ben seduta insieme a Confindustria, alla cerimonia di premiazione del nuovo santo empolese. Strano che lo stesso sindacato, che il 12 dicembre scorso ha portato in piazza milioni di persone contro il governo e contro i padroni, sbandierando ai lavoratori una paventata rottura della concertazione, solo pochi giorni prima si trovasse a braccetto con i padroni stessi e col PD per celebrare i successi della classe imprenditrice empolese.
La verità è che la CGIL è tuttora sottomessa alle direttive del PD e pesantemente coinvolta nella strategia di compromissione e svendita degli interessi dei lavoratori.
Vorremmo dire alle CGIL e al PD, che tacciono da tempo sulla situazione di sfruttamento dei lavoratori precari da parte delle 12 agenzie di lavoro interinali presenti a Empoli,( le quali trovano sostentamento proprio grazie ad accordi e contratti con aziende come la Sammontana), di non fare confusione: se uno sta con chi lavora, non può stare anche con il padrone.