venerdì 30 aprile 2010

1 MAGGIO: NON LASCIAMO LA PIAZZA A BERSANI!


Contro Bersani e il Centro- Sinistra per un primo maggio di lotta.

Pd e Pdl rappresentano ormai le due faccie della stessa medaglia, quella liberista, padronale, faccendiera tanto cara a Confindustria e al Vaticano.

Negli ultimi anni, infatti, essi si sono avvicendati al governo e hanno entrambi votato senza differenza alcuna provvedimenti anti-operai quali le leggi di precarizzazione del lavoro, i tagli a salari e pensioni, i tagli ai servizi pubblici e i rifinanziamenti a tutte le guerre.

Per questi motivi il Partito Comunista dei Lavoratori sarà in piazza il 1 maggio ad Empoli con una piattaforma autonoma, rivendicando cioè l'indipendenza del movimento operaio dai partiti borghesi.

Centro- destra e centro - sinistra hanno fallito. Al governo i lavoratori.

lunedì 26 aprile 2010

DA OGGI E' ATTIVO IL SERVIZIO GRATUITO DI CONSULENZA LEGALE



Nel frastuono mediatico causato dai litigi e dalle spaccature interne sia alla maggioranza di governo che all'opposizione, è recentemente passata, nell'indifferenza generale dei partiti di centro-sinistra, l'approvazione in parlamento del famigerato ddl 1167 da molti ridefinito “ contro-riforma Sacconi”, il quale si propone di distruggere lo statuto dei lavoratori e in particolare l'art.18.

Fortunatamente, questa legge non ha avuto, per adesso, il bene-placet del presidente della repubblica che lo ha rinviato alle camere per ulteriori modifiche attualmente in corso d'opera.
Ma vediamo cosa prevede, sostanzialmente, questo disegno di legge:

L' Art. 33 comma 9 sancisce che : “al momento dell'assunzione il lavoratore dovrà firmare una liberatoria nella quale si impegna, in caso di controversia lavorativa, a non ricorrere a l giudice del lavoro, ovvero a non fare causa all'azienda.”

E anche se un lavoratore decidesse di fare causa lo stesso, c'è sempre l'articolo 32 il quale ai commi 1 e 2 stabilisce che: “ il giudice, a fronte di una controversia di lavoro, deve limitarsi unicamente a stabilire se il contratto tra il datore di lavoro e il lavoratore sia stato stipulato in forma legittima o no, senza intervenire nelle questioni produttive, organizzative o remunerative dell'azienda”.

E' chiaro quindi che l'obiettivo del governo sia quello di indebolire il potere contrattuale dei lavoratori e impedire, inoltre, che questi ultimi si possano tutelare legalmente.
Per far fronte a tutto ciò il Partito Comunista dei Lavoratori intende mettere a disposizione dei lavoratori un servizio gratuito di consulenza e tutela legale, per tutto ciò che riguarda l'ambito lavorativo.

Per usufruire del servizio contattare pclempoli@yahoo.it o 3292086922.

sabato 24 aprile 2010

25 APRILE: NON E' L'ITALIA CHE VOLEVANO I PARTIGIANI


Oggi celebriamo la ricorrenza di una grande lotta di popolo, la lotta dei partigiani che non solo hanno combattuto l'oppressione fascista ma volevano anche costruire un paese migliore e più giusto: una vera svolta rispetto agli assetti sociali ed istituzionali della monarchia liberale che aveva partorito il fascismo quale reazione alle lotte operaie dei primi anni '20

Nella grande operazione di revisionismo storico, che destra e sinistra stanno portando avanti da almeno due decenni, si vuole rimuovere uno degli elementi fondamentali della resistenza: la lotta di classe, fattore contrastante ogni ipotesi di pacificazione nazionale. Si nasconde che furono le classi dirigenti e padronali a sostenere e a volere l'affermazione del regime mussoliniano.

Per i lavoratori e le lavoratrici i nemici di ieri sono quelli di oggi: la grande borghesia industriale e finanziaria, che oggi vuole imporre nuovi sacrifici per salvare i propri profitti. Ma l'offensiva non è solo sul piano sociale e sindacale: in queste settimane il governo Berlusconi ed il suo partito, entrambi pieni di ex fascisti e non ex razzisti, hanno lanciato l'ennesimo attacco agli equilibri istituzionali proponendo una nuova svolta autoritaria fatta di presidenzialismo che permetta all'uomo di Arcore di godere di poteri assoluti e piena immunità permanente.

Intanto la Lega, utilizzando il proprio insediamento negli enti locali, colpisce i diritti sociali e lo stesso sistema del welfare state negando mense, scuolabus e altri servizi ai bambini – stranieri ma non solo – provenienti da famiglie in difficoltà economiche.

Dall'altra parte l'opposizione del Pd e dei suoi alleati – compresi Prc e Pdci - è ridicola se non inesistente. Ma che pretendere da un Partito Democratico che non si richiama più ai valori dell'antifascismo, tanto che omette di contemplare la Resistenza tra i propri principi fondativi e, anzi, propone proprio alla destra di cambiare insieme la Costituzione e di ricontrattare le libertà democratiche.

PER UNA NUOVA STAGIONE DI LOTTA DI CLASSE
PER SCONFIGGERE BERLUSCONI E IL PADRONATO

Solo una ripresa del conflitto di classe, in primis nei luoghi di lavoro, può cambiare le cose ed invertire la rotta politica del paese. Solo una risposta all'altezza dell'attacco padronale può fermare la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, dalla Fiat alle piccole e medie industrie, così come nel settore pubblico drasticamente colpito dal Governo Berlusconi e dal “mastino tascabile” Brunetta.

Oggi non basta ricordare la Resistenza, bisogna renderla attuale.
Per questo è indispensabile ricostruire la sinistra di classe nel nostro paese, una sinistra coerente che non tradisca il proprio popolo.
Per questo occorre costruire il Partito Comunista di Lavoratori.

martedì 13 aprile 2010

GIU' LE MANI DA EMERGENCY!


Il PCL esprime la propria solidarietà ad Emergency e a Gino Strada contro la montatura imbastita dalle autorità afghane e dalle forze militari di occupazione.

Non a caso sullo sfondo della escalation militare e dei bombardamenti sui civili. Le inverosimili accuse di “terrorismo” contro i medici volontari sequestrati, le voci poi smentite circa una loro “confessione”, l’assenza delle minime condizioni di garanzia per gli arrestati, misurano la natura di quel regime afghano che l’Italia sostiene nel nome della “democrazia”.

Un regime fondato su corruzione, frodi elettorali, arbitrio poliziesco. Un regime che è giunto a sancire il diritto di stupro contro le donne, pur di compiacere capi clan e le loro barbarie tribali.

La vicenda in corso ripropone una volta di più la necessità del rilancio della mobilitazione per il ritiro immediato e incondizionato delle truppe d’occupazione dall’Afghanistan.

sabato 10 aprile 2010

NEGATA LA SALA A NUOVA DESTRA SOCIALE, VITTORIA DEGLI ANTIFASCISTI!

A seguito dell'indizione da parte dell'organizzazione neofascista Nuova Destra Sociale del proprio congresso nazionale a Firenze, immediata è stata la mobilitazione e numerose le prese di posizione.
Un appello promosso da Firenze Antifascista ha raccolto tantissime adesioni che hanno fatto desistere l'hotel Mediterraneo dal concedere la sala ed hanno, di fatto, obbligato gli organi preposti all'ordine pubblico (prefettura, questura ecc...) ad intervenire.

Ad oggi ci risulta che l'hotel Mediterraneo abbia revocato la concessione della sala.

Ringraziamo tutte le forze politiche, sociali, sindacali e tutti i firmatari dell'appello di Firenze Antifascista per essersi mobilitate immediatamente ed per aver dimostrato che a Firenze l'antifascismo è ancora un valore vivo.

Nonostante questo, invitiamo tutti a non abbassare l'attenzione perchè, nel caso che Nuova Destra Sociale svolga comunque la propria adunata in altro luogo, sarà necessario mobilitarsi per impedirne lo svolgimento.

FIRENZE ANTIFASCISTA

lunedì 5 aprile 2010

IL PCL ADERISCE ALL'APPELLO DI FIRENZE ANTIFASCISTA


La Nuova Destra Sociale (NDS) terrà il suo Congresso nei giorni 10-11 aprile a Firenze presso l'hotel Mediterraneo. Come se non bastasse è annunciata anche la presenza del nazista Franco Freda, noto esponente ed ideologo delladestra nazista, istigatore dell'odio razziale, coinvolto nell'attentato di Piazza Fontana e autore del Manifesto del "gruppo di aristocrazia ariana".

Ancora una grave provocazione di uno dei tanti gruppi fascisti che sidiffonde perché trova un terreno fertile nell'attuale contesto politico dicontinuo attacco alle condizioni di vita e di lavoro e di discriminazionirazziste che offendono la Città, Medaglia d'Oro alla Resistenza, proprio alla vigilia del 25 Aprile.

Firenze non può accettare questa umiliazione. Non vogliamo che la nostra città diventi una passerella di provocatori chesi rifanno all'ideologia fascista e nazista di prevaricazione, aggressione e razzismo.

Firenze antifascista si mobilita - come lo fa sempre - contro questa ennesima provocazione fascista e fa appello all'Anpi, a tutte le forze democratiche, antifasciste, alle rappresentanze istituzionali perché siimpegnino anche loro per far rispettare la Costituzione e l'antifascismo nato dalla Resistenza, ricordando che nel nostro Paese l'apologia di fascismo è reato, anche nella variante moderna.

Firenze Antifascista