mercoledì 29 giugno 2011

UN ACCORDO GRAVISSIMO


L'accordo raggiunto da Susanna Camusso con Confindustria, CISL,UIL è inaccettabile, sindacalmente e politicamente. 

Dal punto di vista sindacale, nega il principio elementare del potere decisionale dei lavoratori sulle piattaforme e gli accordi che li riguardano, oltre ad allargare la derogabilità del contratto nazionale e ad accettare limiti al diritto di sciopero. La soddisfazione di Confindustria misura la natura dell'accordo.

 Il titolo di “Sole 24 Ore” - “Così si completa la svolta del 2009”- registra la pura verità: la Cgil ritorna all'ovile. Dal punto di vista politico, l'accordo è se possibile persino peggio. Da un lato regala di fatto una sponda a un governo reazionario, delegittimato, e in gravi difficoltà, motivando le congratulazioni di Sacconi. Dall'altro, e soprattutto, investe nel futuro possibile governo di Centrosinistra: prefigurando quel quadro “normalizzato” di relazioni industriali e sociali che è necessario per consentire le politiche annunciate di “lacrime e sangue” dettate da banchieri e Confindustria. E di cui il PD è interprete sperimentato.

 Colpisce il silenzio di Nichi Vendola sull'accordo Camusso Marcegaglia. La sua candidatura a premier del centrosinistra già lo subordina alla concertazione. 

 Di certo la battaglia contro l'accordo annunciata da Fiom e minoranza Cgil, avrà il pieno sostegno del PCL e dei suoi militanti, in ogni sede.

VENDOLA, IL PAROLAIO....


Dopo aver tentato di balzare sul carro del vincitore della battaglia referendaria contro il nucleare e per l'acqua pubblica, il narratore e governatore della Puglia Niki Vendola non perde occasione per sputtanarsi agli occhi del popolo della sinistra. L'occasione, di cui egli ha subito approfittato, è stata una bella intervista al Corriere del Mezzogiorno ( leggibile qui )  nella quale ammette candidamente di non voler rispettare il mandato popolare sui quesiti dell'acqua, " di non essere disposto a rinunciare al 7% di remunerazione del capitale investito" e quindi di non voler tagliare le bollette ( in Puglia tra le più care d'italia).

Quando il giornalista gli chiede il perché di questo repentino cambio di "linea" lui dice di essere sempre stato contrario ai quesiti referendari sull'acqua, al che il giornalista gli domanda come mai non lo abbia detto prima. Ed è qui che il sognatore Niki da il meglio di se e risponde: "Non l' ho detto prima perché nessuno me lo ha chiesto!"

lunedì 27 giugno 2011

LE TRUPPE DI MARONI IN VAL DI SUSA.


L'attacco militare di questa notte contro il presidio No Tav è un fatto inaudito. Un governo delegittimato dal voto vuole imporsi con la forza alla popolazione della valle al solo scopo di salvaguardare gli enormi interessi finanziari legati alla realizzazione dell'opera. E all'interno del governo il Ministro Maroni vuol dimostrare di essere l'efficace custode dell'ordine pubblico, sulla pelle della popolazione della valle, in funzione delle proprie ambizioni di carriera.
Gravissimo- e determinante- è l'avallo che le opposizioni parlamentari, a partire dal PD, hanno dato a questa operazione repressiva.

Occorre ora la mobilitazione più ampia di tutti i movimenti, delle organizzazioni sindacali di classe, di tutte le sinistre, a difesa della popolazione della valle , a sostegno della sua lotta e della continuità della resistenza.

Parallelamente è sempre più urgente la costruzione di un fronte unico di tutte le vertenze sociali, ambientali, territoriali, contro le politiche dominanti per capovolgere i rapporti di forza, cacciare Berlusconi, aprire uno scenario di vera alternativa. Con una svolta unitaria e radicale si può vincere. In caso contrario si rischia di perdere in ordine sparso ognuno sul proprio fronte di lotta.

Il voto referendario del 12/13 giugno dimostra l'esistenza di un potenziale nuovo e prezioso. Va investito in una mobilitazione unitaria e continuativa che vada, finalmente, sino in fondo.

venerdì 24 giugno 2011

DA SYNTAGMA A PUERTA DEL SOL....



Proponiamo qui un articolo - opuscolo di Michael Savvas dell EEK ( partito rivoluzionario dei lavoratori) di Grecia sugli sviluppi della lotta dal 2008 ad oggi. 

"Proprio quando i preparativi per le celebrazioni del Natale erano a buon punto,nel dicembre 2008, in piazza Syntagma (Costituzione), al centro di Atene, di fronte al Parlamento Nazionale, il gigantesco Albero di Natale fatto erigere dal sindaco di destra di Atene Nikitas Kaklamanis – che si vantava che questo monumento al kitsch fosse l’Albero di Natale più alto d’Europa – stava “bruciando lucente nella foresta della notte”1 - incendiato dai giovani ribelli durante lo slancio di massa di quel mese indimenticabile. Fu una delle più spettacolari ed emblematiche azioni della Rivolta di Dicembre greca.........."   Continua

mercoledì 22 giugno 2011

LA LEGA NORD E IL "PATTO D'ACCIAIO" CON BERLUSCONI


Oltre la baruffa del trasferimento dei ministeri al Nord, mossa che non si capisce quale senso abbia se non quello di piazzarvi dentro come dipendenti migliaia di aspiranti consiglieri comunali e provinciali trombati alle recenti amministrative, la Lega Nord si dimostra ancora una volta il più fido dei lacchè del Cavaliere. Il voto di fiducia di ieri lo dimostra.

Lontani i tempi in qui Bossi dava del mafioso a Berlusconi, molti parlano di un matrimonio di interesse che ha come contro partita il Federalismo. Questa intervista ad un ex pezzo grosso leghista, che vi proponiamo di seguito e tratta dal "fatto quotidiano", dimostra come esista un vero e proprio " atto notarile" che sancisce e  regolamenta a suon di miliardi la fedeltà del carroccio al Cavaliere.....

domenica 19 giugno 2011

DOVE VA LA GRECIA?

La Grecia è l'epicentro della crisi economica e politica europea. L'enorme debito pubblico del paese, amplificato dalla crisi internazionale, tiene in scacco la finanza europea e le stesse strutture comunitarie, precipitando tutte le loro contraddizioni.......... Continua.

Con questo interessante articolo di Marco Ferrando portavoce nazionale del PCL sulla attuale situazione greca, inauguriamo una nuova sezione all'interno del nostro blog, ovvero la sezione opuscoli, nella quale d'ora innanzi proporremo ai nostri lettori vari articoli e brevi saggi impaginati sotto forma di opuscolo, consultabile on line o stampabile direttamente. 

Buona lettura!      

mercoledì 15 giugno 2011

CARO TREMONTI, NOI LO SAPPIAMO DOVE TAGLIARE!


In questi giorni il ministro dell'economia Giulio Tremonti è stato oggetto di molteplici pressioni da parte dei suoi alleati di governo ( PDL e Lega) i quali, digerite le batoste delle amministrative e del referendum gli implorano adesso di " allentare i cordoni della borsa". Questa strana espressione, usata sia dal Premier Berlusconi che dal ministro Maroni, ha un significato semplicissimo: cercare, in barba al patto di stabilità europeo, di aumentare la spesa pubblica ( o tagliare la tasse) in favore dei ceti medi della popolazione, in modo da recuperare un pò del consenso perduto dal governo negli ultimi mesi.

A questa domanda Tremonti ha risposto di " non poter fare questa manovra senza aumentare il deficit" del paese, e che si tratta di una manovra pericolosissima, visto anche il recente declassamento del debito nostro paese, da parte delle agenzie internazionali  di rating.

martedì 14 giugno 2011

PIENA LIBERTA' PER I COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE.




Ieri mattina Firenze è stata nuovamente teatro di una azione repressiva nei confronti di compagni e compagni protagonisti delle lotte politiche e sociali che si sono svolte in città negli ultimi mesi.

Questa volta sono stati colpiti una decina di compagni del Centro Popolare Autogestito di Firenze Sud, una delle realtà di lotta più importanti della Toscana, colpendo i militanti del CPA si è voluto colpire l'intero movimento toscano.

Dopo aver colpito nel mese di maggio 22 compagni dei collettivi studenteschi con l'azione repressiva di oggi si è voluto alzare il tiro e colpire un luogo simbolo dell'opposizione sociale cittadina.

Sette compagni, tra i più stimati e conosciuti, sono stati arrestati ed almeno una decina hanno subito la perquisizione domiciliare.

L'azione di oggi è un tentativo di mettere un freno al movimento che in città si è sviluppato negli ultimi mesi e che ha portato in piazza migliaia di persone, sopratutto giovani, per contrastare le politiche antipopolari ed antioperaie del governo Berlusconi e che qui a Firenze trovano una facile sponda con il sindaco Matteo Renzi e la complicità dei vertici del centrosinistra.

Il Partito Comunista dei Lavoratori della Toscana esprime la propria solidarietà a tutti i compagni vittime della repressione e chiede l'immediata liberazione dei compagni arrestati.

Crediamo anche che sia necessaria una grande mobilitazione per denunciare il grave clima di repressione che stiamo vivendo in città.

Partito Comunista dei Lavoratori - Toscana

lunedì 13 giugno 2011

ESCLUSIVO: LE PRIME REAZIONI DEL PDL ALLA NOTIZIA DEL RAGGIUNGIMENTO DEL QUORUM.

RAGGIUNTO IL QUORUM AL REFERENDUM!

Adesso le amministrazioni locali si impegnino a ripubblicizzare totalmente i servizi pubblici, si varino piani di sviluppo per le fonti rinnovabili e si impongano le dimissioni a Berlusconi con una grande mobilitazione di piazza.

Il raggiungimento, per nulla scontato, del quorum a tutti e quattro i quesiti referendari ( circa il 57%) e la vittoria schiacciante dei si ( oltre 95%), delineano chiaramente la volontà di cambiamento della maggioranza dei lavoratori e della società.

Il voto, checché ne dicano adesso gli sconfitti, assume un valore duplicemente politico:

In primo luogo emerge netta la volontà degli elettori di ritornare ad un sistema di gestione pubblica dei servizi pubblici locali, i quali, a partire dal servizio idrico ( e da acque s.p.a), per finire ai trasporti e alla gestione dei rifiuti ( publiambiente), dovranno essere totalmente ri- pubblicizzati.

Al contempo gli elettori hanno ribadito il loro no all'utilizzo dell'energia nucleare, impegnando adesso il governo e le regioni a varare al più presto piano energetici basati sulle fonti rinnovabili: in questo senso il caso del fallimento della Easy Green di Scandicci che coinvolge ben 375 lavoratori, a causa del blocco dei finanziamenti al settore del rinnovabile, è più che emblematico.

In secondo luogo lo straordinario successo del referendum, vista anche la voluta politicizzazione del voto da parte di Berlusconi, esprime una crescente volontà di cambiamento da parte di settori maggioritari della società italiana.

Questa domanda di cambiamento, chiara e decisa, non può adesso essere trascurata dalla sinistra italiana, ma deve incontrare, anzi, una risposta altrettanto chiara e decisa :

Travasare nelle piazze la domanda delle urne. Non si tratta di chiedere a Berlusconi le dimissioni che si ostina a non dare. Si tratta di imporgliele con una mobilitazione popolare straordinaria che unifichi il mondo del lavoro, i giovani, e tutto l'associazionismo democratico, in una lotta di massa continuativa e radicale: che assedi i palazzi del potere sino alla caduta del governo. Questo è l'appello unitario che rinnoviamo ,tanto più oggi, a tutte le sinistre politiche , sindacali, associative.

mercoledì 8 giugno 2011

IL PD INVITA ICHINO A MONTELUPO

  

Domani pomeriggio, presso il circolo La Torre a Montelupo , il Pd locale ospiterà Pietro Ichino ormai considerato il padre spirituale e l'inventore delle leggi di precarizzazione del lavoro. Ichino verrà in zona a blaterare della sua nuova ricetta per "debellare" la piaga del precariato ( che egli stesso ha estimato e contribuito ad introdurre) la quale prevederebbe, da quanto si evince da una sua recente proposta di legge, il ritorno generale ai contratti a tempo indeterminato ( cfr.http://www.pietroichino.it/?p=2511)  .

Dove sta la fregatura? Semplice: sta nella parallela introduzione dei contratti di prova a termine, e nell'abolizione quasi totale dell articolo 18 dello statuto dei lavoratori, ovvero di quell'articolo che impedisce il licenziamento di un lavoratore senza un giusta causa ( comportamenti, assenza ingiustificate ecc..) . I lavoratori saranno quindi licenziati, non più per cause "giuste", ma in base alle esigenze organizzative e lucrative delle aziende, senza possibilità di ricorsi al tribunale del lavoro o di azioni sindacali né individuali né collettive.

martedì 7 giugno 2011

REFERENDUM: INVITIAMO A VOTARE 4 SI.

COMUNICATO STAMPA LOCALE:

Domenica 12 e Lunedi 13 Giugno, i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su quattro referendum popolari. La realizzazione di questa importante consultazione, che tocca tra l'altro tematiche importantissime per la vita dei cittadini come la privatizzazione dei servizi idrici e il ritorno all'energia nucleare, non è stata per nulla scontata. Nonostante le milioni di firme raccolte in pochi mesi, i referendum hanno trovato sul loro cammino molti ostacoli, sia burocratici che politici. 

Inizialmente, infatti, il governo ha optato per il non accorpamento del referendum con le elezioni politiche, scelta che da un lato impediva il certo raggiungimento del quorum ma dall'altro faceva spendere 300 milioni di euro dei contribuenti in più. 

Poi c'è stato il disastro nucleare di Fukushima ed allora il governo, preoccupato che sull'onda emotiva della catastrofe il popolo si sarebbe recato in massa a votare, garantendo cosi anche l'abrogazione del legittimo impedimento per il premier, ha deciso di “abrogare” egli stesso la norma sul nucleare che poco prima aveva varato, annullando di fatto il terzo quesito. 

La notizia amara per il premier è che la corte di cassazione ha ripristinato, in questi giorni, anche tale quesito, ritenendo una “furbata” la mossa truffaldina del governo. 

domenica 5 giugno 2011

PER CHI LAVORA UN OPERAIO?


Come ogni anno, il 5 Giugno ( ovvero il 156° giorno dell'anno) ricorre il famigerato " tax fredoom day”, cioè l'ultimo giorno dell'anno in cui tutta la retribuzione da noi percepita per il nostro lavoro salariato è destinata esclusivamente alla tassazione. In altre parole, è questo il giorno in cui l'operaio smette di andare a lavorare per lo Stato, oltre che per il profitto del padrone, e comincia a lavorare per la soddisfazione dei propri bisogni. 

sabato 4 giugno 2011

QUANDO ANCHE BERSANI VOLEVA PRIVATIZZARE L'ACQUA...



Proponiamo qui un video estratto dalla rete relativo ad un comizio del 2008 di Pierluigi Bersani, segretario nazionale del Pd,. In questa stupenda orazione Bersani esprime chiaramente la sua posizione, e quella del suo partito, riguardo alla gestione dei servizi idrici in Italia:

" L'acqua è di Dio, e per questo dobbiamo farne un buon uso... la gestione dei servizi idrici va assegnata ai privati che sono gli unici in grado di garantire la qualità del servizio....".

Queste le parole di Bersani, segretario di un partito confindustriale legato mani e piedi alla grande borghesia nazionale, parole che facilmente potrebbero essere state pronunciate da sua eminenza il Cavaliere Berlusconi.

Come decifrare dunque la scelta della segreteria del PD di appoggiare il referendum? Un cambio di rotta dovuto all'ascolto della base o una scelta opportunistica per non perdere l'occasione di balzare sul carro del vincitore?

Vedremo... intanto intensifichiamo l'impegno a sostegno del  si referendum e il lavoro per il raggiungimento del quorum,  Bersani e il suo partito dovranno rendere conto ai lavoratori delle loro ambigue posizioni dopo il 12 e 13 Giugno.

giovedì 2 giugno 2011

ENERGIA NUCLEARE: PERCHE' ABOLIRLA




La corte di Cassazione si è espressa ieri sulla legittimità del quesito referendario sull'energia nucleare, anche dopo che il Governo aveva abrogato la norma che lo reintroduceva.Così, il 12 e 13 giugno prossimi saremo chiamati ad esprimerci, oltre ai due quesiti sull'acqua pubblica e quello sul legittimo impedimento, anche sulla costruzione di nuove centrali nucleari in Italia. 

E' inutile dire che le centrali nucleari rappresentano, si pensi ai disastri di Fukushima e Chernobil e al problema dello smaltimento delle scorie radiottive, una fonte energetica altamente pericolosa e nociva per la salute dell'uomo. Ciò che invece è più interessante far notare ai lettori e agli elettori, è il fatto che il nucleare, oltre che pericoloso, sia anche svantaggioso per l'economia stessa di un paese: non è un caso, infatti, che la Germania abbia annunciato in questi giorno l'abbandono completo di questa tecnologia entro il 2012.