lunedì 30 agosto 2010

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO



"Negli ultimi anni il giro di soldi e l’attenzione mediatica intorno al mondo del calcio si sono fatti imponenti, e i vari governi di centrodestra e centrosinistra hanno varato leggi repressive sempre più dure contro gli Ultras ed, in generale, contro i tifosi di calcio. Questo sempre e solo a salvaguardia del calcio-business e quindi del capitalismo e, cosa di fondamentale importanza, per togliere dagli stadi le classi sociali più povere, emarginate, genuine, non omologate e quindi ‘pericolose’ per la tenuta dello status-quo.

L’ultimo assalto alla libertà individuale e di massa è senza dubbio l’introduzione della Tessera del Tifoso e magari, in un futuro prossimo, della Tessera del Manifestante, con la quale non sarà più possibile partecipare ad alcuna manifestazione pubblica se non preventivamente schedato e ‘gradito’ agli organi ufficiali di controllo.

Si tratta né più né meno di Carte di Credito rilasciate da varie banche che sostituiscono il biglietto e l’abbonamento per consentire l’accesso allo stadio. L’equazione è semplice, 500.000 Tessere del Tifoso = 500.000 Carte di credito = 500.000 nuovi clienti. E’ ormai un calcio in mano alle banche, che vive in funzione di esse. E’ tra l’altro molto curioso a questo proposito che il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, e il vicepresidente della Associazione Bancaria Italiana, Luigi Abete, siano fratelli.

Per assurdo un condannato per mafia o per pedofilia può richiedere e ottenere la TdT, mentre coloro che hanno ricevuto un DASPO (magari 10 anni fa) non possono averla (N.B. è noto che la maggior parte dei processi a carico dei tifosi poi finiscono con l’assoluzione degli stessi, ma a quel punto ormai il cittadino/tifoso, seppur innocente, avrà scontato tale provvedimento di limitazione della libertà personale).

Parte integrante del progetto ‘Tessera del Tifoso’ sono anche le limitazioni al transito dei tifosi/cittadini sul territorio nazionale, fatto assurdo e grave. A 15 anni dall’apertura delle frontiere tra le nazioni europee, lo Stato Italiano e qualcuno dei maggiori imprenditori (Autogrill Spa) si riuniscono ogni settimana per decidere se e come il cittadino/tifoso (che si presuppone uomo-libero) può o non può muoversi.

La deriva autoritaria a noi sembra evidente, ed esprimiamo dunque la forte preoccupazione che il modello di repressione sociale che oggi è adottato nell'ambito stadio, domani lo sia anche nell'ambito cittadino e all'interno dei luoghi di lavoro.

Il P.C.L. è come sempre contro ogni repressione ed invita i cittadini a riflettere sul vero nocciolo della questione: e cioè il fatto che l’unico vero interesse immediato del Governo è quello di fare un ennesimo regalo al sistema bancario e soprattutto di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai veri problemi del Paese, che sono la corruzione politica, la crisi economica, i licenziamenti di massa, il violento attacco del padronato ai diritti dei lavoratori".


Partito Comunista dei Lavoratori - Empoli

domenica 22 agosto 2010

KOSSINO ASSASSIGA


Sono passati più di tre giorni, non è risorto e Aldo Moro non è riuscito ad espellerlo dall'inferno: Kossiga è davvero morto!

Per ricordarlo pubblichiamo un articolo uscito nell'autunno del 2008 sul Giornale dei Lavoratori, quando l'emerito dava consigli su come massacrare gli studenti dell'Onda.

mercoledì 4 agosto 2010

BEPPE GRILLO SI SMASCHERA!

La proposta avanzata da Beppe Grillo di un governo tecnico di transizione guidato eventualmnte da Luca Cordero Di Montezemolo- come dichiarato a L’Unità- smaschera clamorosamente l’equivoco del grillismo.
La pretesa di una “politica dei cittadini” al di sopra delle classi, si risolve clamorosamente nel sostegno ad un grande capitalista, sodale di Marchionne, avversario dei lavoratori. Dentro un’ipotesi di governo analoga a quella avanzata dal PD e sponsorizzata da Bankitalia.
E’ questa la..”rivoluzione” grillina? E’ l’accodarsi di fatto, da ultima ruota del carro, alla soluzione proposta da settori dei poteri forti?
Si dimostra una volta di più che nessuna alternativa verrà mai da un populismo monocratico, via web, coltivato da un comico guru; e che senza una scelta di campo a favore del lavoro contro il capitale, si finisce prima o poi tra le braccia del capitale contro il lavoro. Anche quando, nell’universo virtuale della rete, ci si atteggia a nemici del sistema.

martedì 3 agosto 2010

CASO HERNANDEZ: IL SOLO "TERRORISTA" E' IL GOVERNO AMERICANO.

Dopo gli svelati crimini di guerra in afghanistan, dopo le torture e gli abusi compiuti nei confronti dei prigionieri nel carcere di guantanamo, il governo americano non perde occasione di mostrare il proprio volto terrorista.
A farne le spese questa volta è uno dei 5 prigionieri politici cubani, Gerardo Hernandez, detenuto ingiustamente da anni nelle prigioni statunitensi, e al quale ultimamente sarebbero state le analisi e le cure necessarie per la sua sopravvivenza.
Questa vicenda la dice lunga sulla natura ' democratica' degli USA e sulla capacità di Obama di mettere fine a tali soprusi.
Per queste ragioni ci schieramo a fianco di Gerardo Hernandez e dei 5, chiedendo non solo il rispetto delle loro condizioni di salute, ma anche l'immediata liberazione.
Partito Comunista dei Lavoratori, Empoli