venerdì 8 gennaio 2010

DALLA PARTE DEI MIGRANTI DI ROSARNO!

Sfruttati come bestie, lungo tutto il territorio nazionale, nei campi di pomodoro, nelle vigne, nella raccolta delle mele, delle olive, degli agrumi, pagati 20 euro per una giornata di lavoro, senza diritti, casa, contratto, perseguitati dalle politiche xenofobe del governo delle destre, i migranti hanno lavorato, in questi decenni, per arrichire i padroni italiani.
Il tutto fino a quando, ad esempio in Calabria, si è preferito lasciar marcire gli agrumi sugli alberi per il semplice fatto che è troppo costoso raccoglierli, e attraverso accordi del governo, si è deciso di importare tutto dal Marocco;

Il tutto fin quando il razzismo, fomentato dalla lega e non solo, è dilagato e i padroni con i loro lacchè di turno, hanno deciso di accanirsi contro questi lavoratori, con aggressioni e gambizzamenti.

In questa polveriera sociale, causata dagli sfruttatori che affamano oggi italiani e stranieri, gli immigrati di Rosarno hanno messo su la loro rivolta.

Una rivolta mal condotta e mal indirizzata, ma che segna un punto di rottura col passato e grida a tutti gli sfruttati, italiani e stranieri, di ribellarsi unitariamente contro il vero male della società:
il capitalismo!

Smettiamo di abbiare, come cani, gli uni contro gli altri, e avventiamoci tutti contro chi ci aizza e ci affama: I PADRONI E I GOVERNI!

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