martedì 12 luglio 2011

ANNULLARE IL DEBITO PUBBLICO VERSO LE BANCHE



La profondità della crisi economica e sociale richiede una risposta anticapitalista e liberatoria. 

Il governo Berlusconi-Tremonti-Milanese vara l'ennesima operazione di macelleria sociale per continuare a garantire ai banchieri strozzini il pagamento, ogni anno, di 80 miliardi di interessi. E' la politica commissionata da Bruxelles, invocata da Napolitano, condivisa da opposizioni parlamentari sempre più complici. 

A questa radicalità dei poteri forti va contrapposta una soluzione egualmente radicale: annullare il debito pubblico verso le banche, nazionalizzare il sistema bancario, investire le enormi risorse così liberate nei servizi sociali, nel lavoro, nella cura dell'ambiente e della vita. E' l'unica via d'uscita da una china rovinosa e senza fondo. 

Altro che continuare a sacrificare la condizione del popolo sull'altare di un pugno di banchieri! E' ora di rovesciare il tavolo della loro dittatura, per affermare una vera democrazia: che richiede, più che mai, un governo dei lavoratori.

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