mercoledì 23 febbraio 2011

ANCORA UNA SENTENZA POLITICA

L'aveva annunciato subito dopo i fatti, il Podestà di Roma Gianni Alemanno, augurandosi delle “condanne esemplari” nei confronti dei manifestanti che il 14 Dicembre scorso tentarono di raggiungere i “Palazzi del Potere” per protestare contro l'ennesima fiducia accordata al governo di corrotti e puttanieri da un parlamento asservito ( Pd e Idv compresi) .

Da moralista perbenista, o meglio da fascista cane da guardia del Capitale, nel parlare si dimenticava di quando nell'1981 fu arrestato per la gratuita aggressione ad un giovane di 23 anni, o del 1982 quando finì in galera per aver lanciato una bomba molotov contro l'ambasciata dell'URSS, o ancora del 1989 quando fu nuovamente arrestato per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale durante una manifestazione non autorizzata.

Oggi a distanza di poco più di due mesi arriva la prima sentenza di condanna per i fermati a Roma. Il Pm chiede 8 mesi di carcere per il primo imputato, il giudice ne infligge 4 per “resistenza a pubblico ufficiale, violenza e minaccia.” Tanta celerità nelle indagini e nel giudizio, da parte dei giudici romani, non si riscontra ad esempio nello scandalo “parentopoli” nel quale sono inquisiti Alemanno e i suoi collaboratori per le assunzioni illegali nell'azienda pubblica dei trasporti ATAC.

Come evidente a tutti si tratta di una sentenza politica, atta ad intimidire attraverso “condanne esemplari” i giovani studenti e precari che presero parte alla manifestazione, e a scongiurare possibili nuove imminenti mobilitazioni contro Berlusconi e il suo sultanato.

Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime dunque la propria solidarietà incondizionata ai manifestanti sotto processo, e si schiera a fianco degli studenti, dei lavoratori, dei giovani precari che manifestarono il 14 Dicembre a Roma per la cacciata del governo.

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