Gia' presente regolarmente nelle elezioni in Basilicata, e impegnato in un ricorso al Tar in Calabria contro un'assurda esclusione,il Partito comunista dei lavoratori sfidera' oggi 8 Marzo l'ipocrisia del decreto Berlusconi-Napolitano nel modo piu' semplice: presentando le proprie liste presso i tribunali del Lazio, della Liguria, della Toscana, delle Marche".
Se l'articolo 4 del decreto riapre i termini di presentazione delle liste dalle ore 8 alle ore 16 di lunedi', cio' non puo' valere per la sola lista della Pdl in Lazio deve valere per ogni altra lista non presentata. E tanto piu' per liste come le nostre, che in Lazio, Liguria, Toscana, Marche hanno raccolto migliaia di firme pulite nelle strade e nelle piazze. A differenza di tante liste 'ammesse' che hanno scaricato nomi e firme dagli elenchi comunali, secondo quella pratica tradizionale della truffa che il decreto del governo ignora e copre.
Quindi oggi nei termini previsti dal decreto governativo i presentatori del Partito Comunista dei Lavoratori consegneranno regolarmente la propria lista presso i Tribunali di competenza.
E' convocato perciò, alle ore 15.30 presso la Corte di Appello di Firenze in via Cavour 57, un presidio e una conferenza stampa per denunciare pubblicamente la attuale legge elettorale Toscana che, prevedendo la raccolta di quasi 12.000 firme ( a fronte delle 2400 necessarie per le politiche) impedisce a molti cittadini e lavoratori di esprimere democraticamente il prorpio voto al Partito Comunista dei Lavoratori.
E' convocato perciò, alle ore 15.30 presso la Corte di Appello di Firenze in via Cavour 57, un presidio e una conferenza stampa per denunciare pubblicamente la attuale legge elettorale Toscana che, prevedendo la raccolta di quasi 12.000 firme ( a fronte delle 2400 necessarie per le politiche) impedisce a molti cittadini e lavoratori di esprimere democraticamente il prorpio voto al Partito Comunista dei Lavoratori.
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