lunedì 10 febbraio 2014

10 FEBBRAIO: GIORNATA NAZIONALE DEL REVISIONISMO STORICO

                       



Il 30 Marzo 2004 il parlamento italiano votò con l'appoggio di quasi tutti i gruppi parlamentari la proposta di legge, firmata da esponenti di AN-UDC e ULIVO, che istituisce nel giorno 10 febbraio la giornata del ricordo.

Con l'istituzione di questa giornata, si legge nel testo della legge, “la repubblica italiana vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.”

Tutto ciò, come ci spiegano ormai da anni i vari Violante coadiuvati di vari storici cialtroni come Pansa, al fine di costruire nel paese una “memoria condivisa”.

Ma come si può, realmente costruire una “memoria condivisa” rispetto a dei fatti storici oggettivi?

Gli eventi storici, checché ne dicano i suddetti, sono esistiti e continuano ad esistere indipendentemente dal fatto che uno o più parti politiche ne condividano o meno la lettura.

Costruire una memoria condivisa vuol dire quindi, sedersi a un tavolo e riscrivere, magari a quattro mani, la storia a proprio uso e consumo.

E cosi con un colpo di spugna si cancellano l'irredentismo italiano, l'occupazione fascista di Istria e Dalmazia, l'italianizzazione forzata dei popoli slavi, le persecuzione razziali, le deportazioni nei campi di concentramento, le torture e le fucilazioni sommarie perpetrate dalle bande i camice nere italiane verso la popolazione.

Parallelamente si criminalizza la resistenza partigiana jugoslava, le azioni di guerra verso l'occupante nazi-fascista diventano stragi di civili, l'esecuzione dei gerarchi fascisti e dei torturatori si sostituisce con l'uccisione di civili inermi, di donne e bambini. Le vittime delle cosiddette “foibe” diventano cosi da circa 500 a decine di migliaia. Gli occupanti italiani diventano esuli.

Ancora una volta il criminale diventa vittima, e la vittima carnefice.

Non importa che i mass-media attraverso voci più o meno autorevoli, si prodighino oggi per mistificare la realtà, in questa giornata del ricordo istituita per stendere un velo di ignominia sui crimini italiani commessi nell'epoca fascista; non importa che le istituzioni si facciano paravento di tale mistificazione per celebrare l'unità nazionale.

La storia si può riscrivere e mistificare, ma non la si può cancellare.


Chiunque abbia intelligenza e onestà intellettuale saprà trovare, magari anche in rete, gli strumenti per capire il reale svolgimento dei fatti storici a cui ci si riferisce (sono molti i documenti e le pubblicazioni “indipendenti” in merito alla questione), senza farsi abbindolare di vari storici cialtroni utili alle esigenze delle destre e della borghesia nazionale.

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