sabato 2 marzo 2013

M5S: FENOMENOLOGIA DEL VOTO INUTILE.


Scorgendo i risultati elettorali, ancor prima della clamorosa rimonta di Berlusconi, favorita dalla ormai proverbiale tendenza al suicidio da parte del PD e dei suoi alleati, il dato che ci colpisce è l'inutilità del voto che milioni di italiani hanno affidato al movimento 5 stelle. Al di là delle rivendicazioni parziali ( reddito di cittadinanza, riduzioni dei costi dell politica e blocco della tav) chi ha votato Beppe Grillo lo ha fatto sostanzialmente per un motivo, ovvero per cacciare via finalmente il governo Monti sostenuto da Berlusconi e Bersani.

Da questo punto di vista possiamo subito accertare che l'obiettivo non è stato raggiunto. Anzi! Proprio l'ascesa del M5S da un lato, e la rimonta di Berlusconi dall'altro, gettano il Parlamento ( e di conseguenza il Paese) in uno scenario di stallo totale, il quale però, al contrario di quanto espresso dai media borghesi, è ben lungi dall'essere ingovernabile.

Non potendo, di fatto, nessun partito o coalizione esprimere un governo, visto che Beppe non si vuole alleare col PD nemmeno per fare in 5 minuti quelle cose che sono nel suo programma e che i suoi elettori gli hanno dato mandato di fare ( mandare in galera Berlusconi, cambiare la legge elettorale e fare una legge sul conflitto di interesse) e chiudere cosi la pagina pietosa delle 2° Repubblica; e visto che ne prossimi sei mesi non sarà possibile sciogliere le camere, a causa della elezione del nuovo presidente della repubblica, resterà di fatto in carica l'attuale governo Monti.

Quindi, chi ha votato Grillo per "mandare tutti a casa", sia da subito informato che a casa non ha mandato nessuno, e che, al contrario, ha contribuito a mantenere in piedi l'orrido governo Monti sostenuto dai tanti vituperati PDL e PDmenoelle.


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