La corte di Cassazione si è espressa ieri sulla legittimità del quesito referendario sull'energia nucleare, anche dopo che il Governo aveva abrogato la norma che lo reintroduceva.Così, il 12 e 13 giugno prossimi saremo chiamati ad esprimerci, oltre ai due quesiti sull'acqua pubblica e quello sul legittimo impedimento, anche sulla costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.
E' inutile dire che le centrali nucleari rappresentano, si pensi ai disastri di Fukushima e Chernobil e al problema dello smaltimento delle scorie radiottive, una fonte energetica altamente pericolosa e nociva per la salute dell'uomo. Ciò che invece è più interessante far notare ai lettori e agli elettori, è il fatto che il nucleare, oltre che pericoloso, sia anche svantaggioso per l'economia stessa di un paese: non è un caso, infatti, che la Germania abbia annunciato in questi giorno l'abbandono completo di questa tecnologia entro il 2012.
Checché ne dica la insigne Margherita Hack, spendere miliardi di euro dei contribuenti, ovvero delle tasse dei lavoratori, per costruire impianti " super tecnologici", nei quali vengono innescate bombe atomice con il fine di scaldare acqua per produrre vapore e far girare una dinamo, è oltre che idiota ed improduttivo, un grande regalo alle imprese costruttrici ( italcementi, finmeccanica) e ai gestori ( Enel) .
Non tutti sanno infatti, che la vita media di una centrale nucleare, senza interventi di ristrutturazione, è di circa 20 anni ( l'uranio stesso si esaurirà tra circa 50 anni) , e generalmente i costi di costruzione vengono ammortizzati nello stesso lasso di tempo, ragion per cui dopo vent'anni i gestori o lo stato dovranno reinvestire soldi per scongiurare disastri come quelli che ben conosciamo.
Dove sta allora il guadagno, signora Hack?
Se per guadagno si intende il guadagno collettivo, in termini di abbassamento delle bollette, di tutela dell'ambiente e della salute di tutti, questo guadagno non c'è!
Se invece il guadagno deve essere quello dei magnati dell'edilizia, dei mafiosi che gestiranno gli stabilimenti interamente pagati con i sodi dei lavoratori, allora questo guadagno esiste e, sinceramente ci fa specie che una donna di scienza come lei, si schieri a difesa di questi poteri forti a danno degli interessi della collettività.
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