sabato 5 marzo 2011

UN BUS VAL BENE UNA MESSA!

Come si apprende facilmente anche dagli organi di stampa, dai primi giorni di marzo 2011 i tagli annunciati dal governo al TPL ( trasporto pubblico locale) iniziano a tradursi in disagi reali per i cittadini e lavoratori. A fronte di totale di 221 milioni di euro di tagli, la regione Toscana si trova infatti a dover tagliare circa 31 milioni di euro , cioè in termini realistici circa il 6% delle corse totali. Di conseguenza, in ogni provincia della Toscana le aziende di trasporto hanno iniziato la “riorganizzazione” che poi altro non è che un taglio drastico delle corse spesso a danno di studenti ed operai e probabili licenziamenti di dipendenti . 

Le uniche linee che uniscono veramente bene i cittadini Toscani sono soltanto quelle della protesta, della raccolta firme e dei disagi tanto nell’entroterra Pratese ( Vernio ) come nelle città d’arte( Pisa)che nelle cittadine costiere (Piombino). Così pure la montagna pistoiese, che dopo la “riorganizzazione” della storica ferrovia Porrettana, ha fatto sentire la sua protesta con assemblee molto partecipate. 

Anche nel Circondario Empolese i tagli iniziano a creare disagi, specie nelle linee di collegamento tra Empoli e i comuni limitrofi ( Cerreto Guidi, Montelupo, Fucecchio, Vinci e Capraia e Limite ) dove le corse, a fronte di un taglio complessivo di 700.000 euro, vedono la perdita di fatto del 15% delle corse totali. 

Di fronte a questo scenario, la proposta del Governatore Rossi è quella di andare verso un gestore unico dei trasporti locali entro il 2012, ovvero verso l'accorpamento di tutte le aziende locali in una sola regionale. Vista l’obbligatorietà di indire un bando di concorso a livello europeo per la gestione del TPL, nell’ottica perversa del capitalismo, la proposta di Rossi potrà apparire anche come quasi obbligata. 

Così facendo però non si taglieranno i costi, i quali invece aumenteranno ( in termini di aumento delle tariffe e dei biglietti) , ma si abbasserà la qualità del servizio riducendo anche il numero di posti di lavoro nel settore, aumentando unicamente gli stipendi agli amministratori delegati ed i dividendi ai CdA

Se a Rossi, e alla Regione Toscana, sta davvero a cuore la mobilità dei lavoratori pendolari, degli studenti e dei cittadini, perché non taglia le spese davvero superflue e in particolare tutte le regalie alla chiesa? 

Sempre dagli organi di stampa si può apprendere infatti che mentre la regione si adopera a individuare le linee da tagliare, è riuscita invece a stanziare un fondo di oltre 2 milioni di Euro per l'assunzione di 77 nuovi addetti al conforto religioso negli ospedali, ovviamente assunti a chiamata su nomina della curia, in barba alle norme sui concorsi pubblici e alla parità tra le varie confessioni religiose e i non credenti.

Certo il recupero di questi 2 milioni di euro non basterebbe da solo per riparare al “buco” fatto dai tagli governativi, ma sicuramente ridurrebbe i disagi per i cittadini e, se combinato per esempio con il taglio, questo si dovuto, agli oneri di urbanizzazione secondaria che ogni hanno i comuni elargiscano volontariamente alle curie locali, ecco che realisticamente il sistema TPL toscano potrebbe contare su nuovi investimenti. 

Insomma è il caso di dire …. Un bus val bene una messa! 

Il Partito Comunista dei Lavoratori oltre a denunciare gli scandalosi tagli fatti dal governo a tutti i servizi, in specie ai trasporti locali, denuncia anche l'asservimento delle giunte del PD , regionali e locali, al sistema capitalistico e privatistico di gestione dei servizi pubblici che, evidentemente, gli stanno meno a cuore del consenso dei Vescovi al proprio operato.

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