L'annuncio di “esposto” alla magistratura da parte dei massimi dirigenti del PDL piemontese contro la mia persona e il PCL per la campagna “Fare in Italia come in Tunisia e in Egitto”, non ci farà arretrare di un solo millimetro. L'accusa di “istigazione “ alla rivolta contro Berlusconi- che i signori Ghigo e Ghiglia mi rivolgono – è mal posta. Il primo “istigatore” alla sollevazione popolare è infatti Berlusconi e il suo governo. Un Sultanato che domina un Parlamento di nominati, che si regge sulla corruzione e la menzogna, che attacca gli stessi equilibri costituzionali, che vanta un Ministro come Bossi che addirittura evoca “ le armi lombarde”, è il vero seminatore di rivolta. Il governo Tambroni nel 1960 fu rovesciato per molto meno. Lo scandalo vero non sta nel nostro appello a rovesciare il governo, ma nella paralisi impotente delle “opposizioni” parlamentari. In ogni caso il PCL andrà avanti nella sua campagna di massa per “una grande marcia nazionale su Palazzo Chigi che imponga a Berlusconi le dimissioni”. Tutti i nostri candidati sindaci, a partire da Torino, Milano, Bologna, Napoli, Cagliari, saranno megafono pubblico di questa campagna. Se questo è “reato”, ne rivendico la responsabilità. E mi auguro che tutte le sinistre facciano altrettanto.
Marco Ferrando
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