SABATO 15 MAGGIO ORE 11.00 PRESIDIO SOTTO LA SEDE DEL QUOTIDIANO “LA NAZIONE” in P.zza Ghiberti a Firenze.
Ci risiamo. Come succede puntualmente almeno un paio di volte l’anno è ripartita, più stucchevole che mai, la solita campagna mediatica sui “diritti umani” a Cuba. Stavolta il pretesto è stata la morte del “dissidente” Orlando Zapata Tamayo a seguito di uno sciopero della fame.
Chi era Orlando Zapata? Era un detenuto comune, pluricondannato per reati “di opinione” come violazione di domicilio (1993), lesioni (2000), truffa (2000), lesioni e porto abusivo di arma bianca (2000, ferite e frattura del cranio provocate con un macete). In carcere era stato toccato dallo spirito santo ed era diventato miracolosamente un dissidente. Nel dicembre 2009 inizia uno sciopero della fame chiedendo di avere a disposizione un televisore, un cellulare e un fornello per cucinare. Cose che a nessun altro detenuto del mondo vengono consentite.
Le condizioni di Zapata Tamayo, che era stato operato per un tumore al cervello nel marzo 2009, si aggravano. Viene trasportato in ospedale e nutrito artificialmente, ma muore il 23 febbraio.Parte l’ennesima campagna a favore dei “dissidenti”, che vede protagonisti media e personaggi davvero incredibili.
Da noi circolano due o tre appelli, uno promosso da La Nazione, un altro da Pigì Battista, opinionista del Corriere della Sera, che ha ricevuto una lettera di adesione di Piero Fassino, un altro ancora da L’Unità, tra le firme quella dell’ex direttrice del Tirreno Sandra Bonsanti.
FERMIAMO LA CAMPAGNA TERRORISTICA CONTRO IL POPOLO CUBANO
PER LA LIBERAZIONE DEI 5 CUBANI RINCHIUSI NELLE CARCERI USA
CONTRO LA NUOVA AGGRESSIONE IMPERIALISTA AI POPOLI DELL’AMERICA LATINA
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