Essa colpisce le pensioni e i salari dei lavoratori attraverso un aumento della tassazione, provoca un innalzamento del caro vita attraverso l'aumento delle aliquote IVA, condanna intere nuove generazioni a vivere alla giornata senza futuro, senza un lavoro fisso e senza una pensione. Non meglio andrà a quei lavoratori che dopo una vita di sacrifici si vedono costretti ora a lavorare fino a oltre 65 anni per ottenere il meritato pensionamento.
Dall'altro lato, invece, il governo del banchiere Monti ( ex collaboratore della banca americana Goldman Sachs) , conferma tutte le spese militari, tutti i privilegi e le regalie alla chiesa Vaticana e non intacca minimamente i lussi e i guadagni della casta politica e finanziaria.
Questa manovra non è né equa, né tanto meno accettabile e deve essere respinta al mittente. Se le sedicenti “opposizioni” parlamentari e le burocrazie sindacali non hanno il coraggio di opporvisi, il compito spetta direttamente ai lavoratori, ai giovani e agli studenti.
Lo sciopero di 3 ore indetto da CGIL - CISL e UIL per Lunedi 12 dicembre è insufficiente. Mai come oggi occorre, infatti, che tutti i soggetti politici e sindacali della sinistra si adoperino per costruire dal basso un vero sciopero generale ad oltranza, il quali rivendichi da subito:
Il ritiro immediato della manovra Monti.
Il non pagamento del debito pubblico alle banche e la loro nazionalizzazione.
L'azzeramento delle spese militari, delle regalie alla chiesa e dei privilegi dalla casta.
Un massiccio piano di investimenti nel lavoro ( rilancio occupazionale, aumento dei salari e delle pensioni), infrastrutture, formazione e ricerca e tutela ambientale.
Non è più tempo di aspettare, serve uno sciopero generale vero e prolungato!
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