"Castelfiorentino entra oggi nella cronaca nera, quella dei caduti sul lavoro. Alla famiglia di Ndoc Gomila va tutto il nostro cordoglio.
La tragedia avvenuta ieri mattina, 29 Settembre, è paradigmatica nell'Italia di oggi, nella quale la Valdelsa, e la Toscana in generale, non sono isole felici. Ndoc, cittadino albanese da poco trasferitosi a Castelfiorentino alla ricerca di un lavoro onesto, é caduto dal tetto sul quale stava effettuando delle riparazioni. Ndoc aveva tre figli da mantenere, era stato assunto a nero e non era stato regolarizzato; i "giornali" già strillavano della morte di un altro "irregolare". Ci teniamo a dire che qui, come in tutta Italia, di veramente irregolare c'é soltanto il fatto che si continui ad assumere a nero, e soprattutto che si continui a chiamare ditte per svolgere dei lavori senza assicurarsi della regolarità dei contratti né se i lavoratori prendono le dovute precauzioni di sicurezza. Il "datore di lavoro" di Ndoc, anch'esso un migrante, é tutt'ora in arresto, ma chi ha fornito il lavoro sembra non subirà nessuna conseguenza.
Questo é paradigmatico della situazione attuale, in cui prima della sicurezza, si pensa al risparmio. In ogni appalto, pubblico o privato che sia. Questo rispecchia un modo di pensare e di agire errato, in cui si mettono all'ultimo posto i diritti dei lavoratori; anche nel caso degli stranieri, é bene ricordare che essi si trovano discriminati soprattutto in quanto sono minori i loro diritti come lavoratori, a causa di un intricato sistema di leggi.
Cittadini, lavoratori, piccoli imprenditori, tutti in balia di uno Stato che non fa piú lo Stato, di un'economia che non pianifica lo sviluppo ma lo sfruttamento umano. Sulle classi lavoratrici (italiane o di origine straniera, non fa differenza) il governo e i padroni (appoggiati dal PD e dai sindacati "amici", direttamente o indirettamente) fanno ricadere il peso di una crisi economica causata dai padroni stessi.
Non é possibile tornare sull'argomento della sicurezza sul lavoro e della precarietà solo dopo che le classi subalterne hanno pagato con un'altra vittima. A queste tragedie si aggiungono quelle giornaliere dei licenziamenti, della disoccupazione e della vita precaria.
Come lavoratori di Castelfiorentino diciamo che è l'ora di finirla con chi si riempie la bocca con la "sicurezza" e i "diritti", mentre normalmente agisce per favorire ogni giorno le pratiche del lavoro nero e dello sfruttamento. Diciamo anche basta allo sciacallaggio di chi usa queste tragedie per farne propaganda razzista e xenofoba".
Pcl Castelfiorentino - Prc Castelfiorentino
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