TESTO VOLANTINO PER LE MANIFESTAZIONI DI SABATO 9 CONTRO IL PRECARIATO.
Negli ultimi 15 anni è stato rubato il futuro a milioni di giovani. Le politiche sviluppate dai governi Berlusconi hanno, solamente, tutelato gli interessi del padronato italiano a discapito di giovani che hanno subito e subiscono controriforme, reazionarie e precarizzanti. Stessa politica ha fatto il centro sinistra ( compresa la sinistra radicale) che si è affrettata in nome della “governabilità” ( tradotto difesa della propria poltrona) a votare il pacchetto Treu e le legge 30.
E’ curioso, perlomeno poco credibile per usare un eufemismo, vedere oggi i vari Ferrero, Deliberto e Vendola affannarsi a difesa dei giovani per l’abolizione delle leggi precarizzanti quando poco tempo fa le hanno sostenute…( ipocrisia o falsa coscienza?)
Dunque sta a noi, fuori dai palazzi, portare avanti una lotta seria e coerente contro la piaga sociale del precariato.
Per questo è necessaria una piattaforma di lotta immediata, che unisca in un fronte unico d’azione tutte le sinistre sindacali, politiche e di movimento, per una lotta ad oltranza che porti alla richiesta dell’ abolizione di tutte le norme sul precariato (dal Pacchetto Treu e alla Legge Maroni) e imponga l’assunzione a tempo determinato di tutti i precari.
I soliti burocrati del PDL e del PD, che ci chiedono a noi i sacrifici con la stessa nonchalance ci chiedono : “ ma dove troviamo le risorse per tale politica?”
Le risorse? Le dovete trarre da quelli che finora non hanno mai pagato, per merito dei vostri governi, la crisi: i grandi gruppi finanziari italiani, i grandi evasori e le banche. PDL e PD traggano ad esempio da una riforma fiscale che prelevi dai grandi patrimoni e redditi aliquote progressive, dalla gigantesca evasione fiscale (200 miliardi di euro) , dal fiume di miliardi regalati ogni anno a banchieri, gruppi industriali e scuole private, dalle spese militari (ad esempio 13 miliardi di cacciabombardieri inutili e dannosi), dai privilegi del Vaticano (6 miliardi di agevolazioni fiscali) dai miliardi sprecati per “grandi” opere speculative ed inutili (Expo2015, ponte sullo stretto ecc.), dai costi della “casta” parlamentare e così via.
L’attacco è così grave, vedi la scuola , da richiedere forme radicali e continuate di mobilitazione sino all’occupazione delle scuole e delle sedi istituzionali da organizzare con molta serietà e cercando di unire le forze studentesche, degli insegnanti e del modo del lavoro; certo è difficile, soprattutto di questi tempi, ma noi pensiamo che solo se si riuscirà ad organizzare questa grande unità sociale e queste forme radicali di lotta, il movimento per bloccare i tagli potrà acquistare una grande forza e avere successo
Per l’abolizione di tutte le leggi precarizzanti
Per l’assunzione immediata di tutti i precari
Per un salario minimo garantito ( pari all’80 per cento di uno stipendio medio) a tutti i disoccupati
Per la riduzione della settimana lavorativo, lavarorare tutti lavorare meno, a 32 ore.
Per l’aumento salariale, L’Italia ha gli stipendi dei lavoratori tra i più bassi d’Europa.
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