La capitolazione di Nichi Vendola all'alleanza nazionale con Fini e Casini, rivela il suo spregiudicato trasformismo. L'allievo di Bertinotti ne ripercorre le orme. Non soddisfatto di aver condiviso col ministro Ferrero il governo confindustriale di Prodi- e dunque la corresponsabilità al voto di missioni di guerra e di regali alle banche- Nichi Vendola propone una soluzione ancora più a destra. Le ragioni dei lavoratori, dei precari, delle donne- tanto declamate nella poesia dei comizi- sono chiamate a subordinarsi alla prosa dei ministeri PD,UDC,FLI: partiti sodali di Marchionne, dell'oscurantismo clericale, del militarismo atlantista. E' la riprova una volta di più della totale inaffidabilità dei gruppi dirigenti della sinistra italiana per ogni prospettiva di vera alternativa; e una ragione in più per costruire il Partito Comunista dei Lavoratori: la sinistra che non tradisce.
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