mercoledì 31 marzo 2010

PERDONO TUTTI, VINCE L'ASTENSIONISMO.


Il voto di Domenica scorsa ha “eletto” primo partito d'Italia l'astensionismo. Non ha votato, infatti, quasi il 40% degli aventi diritto e se a questi aggiungiamo tutti coloro che per protesta hanno annullato la scheda e coloro che l'hanno consegnata bianca, solo in Toscana 60000 persone, abbiamo il quadro completo della situazione.

Il crollo dell'affluenza ai seggi non è da ricercarsi solo nella comprensibile sfiducia della gente verso i politicanti di turno o nella prima bella giornata di primavera, ma bensì è da da interpretare come un forte segnale di delegittimazione del sistema democratico italiano.

Ricordiamo a tutti che queste elezioni Regionali sono state figlie di leggi elettorali, soprattutto in Toscana, liberticide e anti-democratiche, le quali hanno impedito ovunque la presentazione dei piccoli partiti e movimenti, e hanno costretto i partiti medi a fare da stampelle silenziose ai due principali contendenti Pd e Pdl.

Sia Sinistra e Libertà che la Federazione della Sinistra, le quali si sono prestate a questo ruolo di gregari del PD, riscontrano pesantissime perdite sia in termini percentuali che in termini di voti.
I primi in Toscana non riescono nemmeno a passare lo sbarramento, i secondi perdono quasi il 10% rispetto alle regionali del 2005.

Questo sistema bipolare, il quale fossilizza forzatamente la discussione politica sui guai giudiziari del Premier e sulle Escort, uccide la democrazia e impedisce che si discutano i problemi della maggioranza degli italiani, ovvero dei lavoratori e della gente comune.

Per queste ragioni crediamo che il neo-eletto consiglio regionale debba adoperarsi sin da subito per modificare in maniera più democratica e partecipativa la attuale legge elettorale, riducendo il numero di firme da raccogliere per la presentazione delle liste, abolendo lo sbarramento del 4%, reintroducendo le preferenze, e adottando un sistema di elezione dei consiglieri basato sul proporzionale semplice.

Quanto alla disfatta generale della sinistra italiana crediamo che oggi più che mai ci sia bisogno di ricostruirla, non sulle basi sabbiose degli accordi elettorali col PD, ma su quelle granitiche dalle lotte operaie e sociali, ovvero attorno ad un vero programma di alternativa, rivoluzionario e anti-capitalista, raggiungendo così nei fatti quella unità tanto sbandierata, a parole, nei mesi scorsi.

lunedì 22 marzo 2010

D'ALEMA: IL C.I.E. IN TOSCANA SI FARA'!


Durante una iniziativa elettorale del PD a Firenze Massimo D'Alema ha dichiarato che la prossima giunta regionale dovrà fare anche in Toscana un CIE.

Noi lo diciamo ormai da mesi che il centrosinistra toscano non rappresenta una alternativa alla destra berlusconiana e le dichiarazioni di D'Alema ci confermano che avevamo ragione. Leggiamo oggi anche delle dichiarazioni stizzite della cosidetta "sinistra radicale" che cerca in tutte le maniere di coprire l'ennesimo tradimento, la signora Sgherri dichiara che sul programma di Rossi non c'e' scritto che verrà realizzato un CIE, ci sembra di vedere un pessimo film già visto molte volte, non ultimo durante il governo Prodi quando per coprire i tradimenti ci si appelava sempre ad un fantomatico programma. Il PD un programma ce l'ha, è quello della Confindustria e dei poteri forti.

Alle prossime elezioni regionali si affronteranno 4 candidati al servizio dei poteri forti ed uno dichiaratamente fascista. La scelta per i comunisti non può essere altro che l'annullamento del voto.

Vota Comunista annullando la scheda.

mercoledì 10 marzo 2010

lunedì 8 marzo 2010

CONTRO LA LEGGE ELETTORALE ANTI-DEMOCRATICA DELLA REGIONE TOSCANA E CONTRO IL DECRETO "SALVA-LISTE", IL PCL PRESENTERA' OGGI LA PROPRIA CANDIDATURA.

Gia' presente regolarmente nelle elezioni in Basilicata, e impegnato in un ricorso al Tar in Calabria contro un'assurda esclusione,il Partito comunista dei lavoratori sfidera' oggi 8 Marzo l'ipocrisia del decreto Berlusconi-Napolitano nel modo piu' semplice: presentando le proprie liste presso i tribunali del Lazio, della Liguria, della Toscana, delle Marche".
Se l'articolo 4 del decreto riapre i termini di presentazione delle liste dalle ore 8 alle ore 16 di lunedi', cio' non puo' valere per la sola lista della Pdl in Lazio deve valere per ogni altra lista non presentata. E tanto piu' per liste come le nostre, che in Lazio, Liguria, Toscana, Marche hanno raccolto migliaia di firme pulite nelle strade e nelle piazze. A differenza di tante liste 'ammesse' che hanno scaricato nomi e firme dagli elenchi comunali, secondo quella pratica tradizionale della truffa che il decreto del governo ignora e copre.
Quindi oggi nei termini previsti dal decreto governativo i presentatori del Partito Comunista dei Lavoratori consegneranno regolarmente la propria lista presso i Tribunali di competenza.

E' convocato perciò, alle ore 15.30 presso la Corte di Appello di Firenze in via Cavour 57, un presidio e una conferenza stampa per denunciare pubblicamente la attuale legge elettorale Toscana che, prevedendo la raccolta di quasi 12.000 firme ( a fronte delle 2400 necessarie per le politiche) impedisce a molti cittadini e lavoratori di esprimere democraticamente il prorpio voto al Partito Comunista dei Lavoratori.