ASCOLTA L'INTERVENTO DI MARCO FERRANDO ALL'ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA D'ALTERNATIVA
Quello andato in scena sabato 18 a Roma non è che l'estremo tentativo di PRC e PDCI di recuperare almeno parte dell'enorme consenso andato perduto negli anni, a causa delle politiche di compromesso e di svendita delle ragioni dei lavoratori, dei giovani e del popolo della sinstra portate avanti dai suddetti partiti.
Il progetto della Federazione della Sinistra di Alternativa, la quale si dovrebbe articolare sull'ossatura della probabile riunificazione tra Ferrero e Diliberto, e che dovrebbe vedere l'entrismo di Salvi ( socialismo 2000) e di rete dei comunisti, non offre a nostro giudizio nessuna garanzia, nè per quanto riguarda i principi e i programmi sulla quale questa opererà, ne per quanto riguarda l'unità d'azione delle forze che vi prenderanno parte.
Non si può cadere più volte nello stesso errore....... o almeno così dovrebbe essere.
Un'unità concepita e fatta ,non sulla base di un programma chiaro e rivoluzionario ma bensì sulla base di opportunismo e necessità elettorale, non può portare che alla disfatta della fedreazione stessa.
Per questi motivi noi del PCL, che siamo convinti della validità e della solidità del programma per il quale ci battiamo, decliniamo sì l'invito dei compagni di PRC e PDCI ad unirci nella Federazione ma, nel contempo, ci rivolgiamo loro ed invitiamo la neonata Federazione e tute le altre organizzazioni della sinistra politica e sindacale ad unirsi a noi nella costruzione del Parlamento dei Lavoratori e delle Sinistre, ovvero di una pubblica assemblea permanente, eletta per delegati dai lavoratori, dagli studenti e dal popolo della sinistra, con il compito di discutere ed attuare piattaforme comuni di lotta a livell locale e nazionale.
Questo è l'unico modo per rincominciare una lotta serrata al governo Berlusconi, e l'unica via per strappare risultati in favore dei lavoratori.
Il progetto della Federazione della Sinistra di Alternativa, la quale si dovrebbe articolare sull'ossatura della probabile riunificazione tra Ferrero e Diliberto, e che dovrebbe vedere l'entrismo di Salvi ( socialismo 2000) e di rete dei comunisti, non offre a nostro giudizio nessuna garanzia, nè per quanto riguarda i principi e i programmi sulla quale questa opererà, ne per quanto riguarda l'unità d'azione delle forze che vi prenderanno parte.
Non si può cadere più volte nello stesso errore....... o almeno così dovrebbe essere.
Un'unità concepita e fatta ,non sulla base di un programma chiaro e rivoluzionario ma bensì sulla base di opportunismo e necessità elettorale, non può portare che alla disfatta della fedreazione stessa.
Per questi motivi noi del PCL, che siamo convinti della validità e della solidità del programma per il quale ci battiamo, decliniamo sì l'invito dei compagni di PRC e PDCI ad unirci nella Federazione ma, nel contempo, ci rivolgiamo loro ed invitiamo la neonata Federazione e tute le altre organizzazioni della sinistra politica e sindacale ad unirsi a noi nella costruzione del Parlamento dei Lavoratori e delle Sinistre, ovvero di una pubblica assemblea permanente, eletta per delegati dai lavoratori, dagli studenti e dal popolo della sinistra, con il compito di discutere ed attuare piattaforme comuni di lotta a livell locale e nazionale.
Questo è l'unico modo per rincominciare una lotta serrata al governo Berlusconi, e l'unica via per strappare risultati in favore dei lavoratori.
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